keira trix lestrange |
|
| Come descrivere la mia vita in quel periodo ? Bè, non esisteva un termine adatto per mettere insieme tutto quello che c'era da dire. Onestamente preferivo " passaggio", perchè dopo tutto quello che mi era accaduto, e stavolta avevo davvero raggiunto il limite, non mi restava nient'altro da affrontare. Quindi, si, passaggio, perchè semplicemente vivevo la giornata. Avevo persino chiuso un occhio su quello che più mi faceva male. Ero innamorata ma mi era difficile dimenticare, ero arrabbiata ma preferivo perdonare. Non mi capivo nemmeno più. Ero diventata un controsenso, quindi l'unica opzione per non gettarmi dalla torre di astronomia in basso era proprio questo. Quella mattina avrei dovuto seguire alle serre, ma poichè la sera prima ero rientrata tardi dopo aver festeggiato il compleanno di Marcus fino a notte fonda, mi ero svegliata con un'ora di ritardo e ora non mi restava che posizionarmi all'uscita della numero 5 e chiedere a qualcuno di passarmi i suoi appunti, giacchè stavo partecipando ad una scommessa con il mio ex fidanzato , che consisteva nel prendere tutte E. Ad ogni modo, avevo indossato una magliettina violetta, un paio di jeans con i sandali alti e puff ero uscita. Avevo incontrato persino il mio adorato barone sanguinario, che non aveva fatto altro che ripetermi la sua storia spaccalacrime ( non capivo perchè fossi l'unica al castello a conoscerla ) e avevo dovuto aumentare il passo, quando ero passata accanto a mcclay che mi aveva urlato dietro. Per fortuna, l'aria fresca mattutina era un toccasana sia per la pelle, che per i miei nervi. Presi a gironzolare nell'alto giardino aspettando che il grande orologio scoccasse le dieci e nel frattempo mi soffermai su una figura seduta comodamente sotto un albero a qualche metro di distanza. Sembrava lanciare occhiatacce ai mudblood e tra le mani aveva una bella copia di vogue paris. Sapete ... non potevo resistere a quelle cose.
l'ultima sfilata di louis vuitton è stata incredibile, non trovi ? e non badare a loro.
mi avvicinai di alcuni passi e tirai la testa indietro indicandole il gruppetto del terzo anno, che stava fissando poco prima.
riesco a tollerare gli halfblood, ma i mudblood sono da rinchiudere. Sono Keira Lestrange.
Le porsi la mano, in segno di saluto. Non riuscii a comprenderne il motivo, ma in un certo senso di sembrava di essere tornata indietro nel tempo.
|
| |