| keira trix lestrange |
| | Ballo d'inizio anno. L'ultimo ballo di inizio anno della mia vita. Ero già arrivata al settimo e ancora non riuscivo a capacitarmene. Se solo provavo a volgere la testa indietro mi ritrovavo avvolta in uno scorrere frenetico di eventi senza capo e piede. Non avevo mai avuto una vita normale, non ero mai stata Keira e basta. Ero sempre e solo stata "Lestrange". Forse, se avessi avuto un cognome banale come Brown, Cooper, King, sarei stata un'adolescente qualsiasi che vive le sue prime cotte e che è sempre coccolata dalla sua famiglia. Ma io avevo sempre creduto di essere orfana e purtroppo i ragazzi scappavano da me. Ero una minaccia per chiunque. Si, ne avevo sofferto ma ormai ci avevo fatto l'abitudine. Ero fatta così, prendere o accettare. Ero legata al male per natura e seppure provassi a girargli le spalle non avrei resistito a lungo. Lo sapevo , lo sapevo fin troppo bene dentro di me. Per questo motivo ormai avevo smesso di resistergli. Volevo affrontare i miei problemi giorno per giorno e nel caso ci riuscivo superare gli ostacoli. Bella scelta, no ? Tirai la testa indietro e cercai di afferrare tutti i capelli color cioccolato in una coda perfetta. Alcune ciocche, però, scivolarono inevitabilmente in basso , ma non le aggiustai. Le fissai dall'altra parte dello specchio e mi parvero carine in quella posizione. Erano della stessa lunghezza dei miei orecchini . Si, erano una sorta di lampadari in miniatura , ma la mia elfa domestica Snow aveva così insistito che li mettessi , che alla fine avevo accettato. Favole, invece, mi fissava piuttosto indecisa. Era nella stanza della necessità, adibita a saloon, con me, per un restauro dell'ultimo minuto. I suoi capelli erano gonfi, sotto incantesimo. Li voleva un pò anni 30 e l'avevo accontentata, o almeno speravo che le piacessero così. Però, al momento , erano ancora in fase di mutazione. Camminai di alcuni passi e immersi i piedi in un piccolo cerchio nero. Mi chinai e lo tirai su con le mani. Era il mio abito e si, fino a qualche minuto prima ero in biancheria. Lo sistemai con cura sulla spalla e lo massaggiai con le mani, per timore che fosse sporco di polvere. Non era niente di che, nulla di speciale. Solo una tunica che avevo acquistato in grecia durante le vacanze estive. Era stretta sul petto e larga a partire dai fianchi verso il basso. Era la prima volta, in realtà, che indossavo un indumento del genere, ma era anche la prima volta che non mi preparavo per qualcuno. Non che Nott non fosse nessuno, ma nessuno che amavo . No, vi prego, non avevo voglia di mettere l'argomento Lex Cassius Cole in mezzo, anche se il solo nominare il suo nome mi metteva i brividi. Quel ragazzo mi aveva sconvolto la vita in tutti i sensi e nonostante le varie delusioni non riuscivo a dimenticarlo. Era più forte di me. Con Nott avevo inventato un giochino spicologico, ovvero quello di sopprimere tutti i ricordi dentro il mio cuore. Ci sarei riuscita ? Bè, la festa sarebbe stata un 'occasione per scoprirlo. Il problema era solo la resistenza. Mi chinai sull'anca in cerca di qualcosa e quando lo individuai indossai le scarpe con il tacco nere, che erano posizionate ai bordi del letto. Chinai gli occhi sulla figura di Favole che muoveva le gambe a penzoloni e le gettai tra le braccia la mia collana con la pietra della resurrezione.
dato che la mia bacchetta è impegnata con i tuoi soffici capelli mi trasfiguri la pietra della resurrezione in un bel bracciale ?
Feci una giravolta su me stessa e tornai davanti allo specchio , illuminato da alcuni faretti babbani. Afferrai l'astuccio con il trucco e mi colorai di marroncino gli occhi , forzando un pò con il kejal nero. Poi intinsi il pennello nel fard e dipinsi le guancia di bianco. Odiavo i colori scuri, la mia pelle doveva rimanere ovattata. Inarcai le labbra e le divennero rosa pallido. Era un lucidalabbra che Clarissa aveva regalato sia a me che a Favole. A lei un pò più scuro, a me più chiaro. Entrambi però sapevano di pesca. Rimisi tutto in ordine e poi infilai l'anello con i diamantini trasparenti : vecchio cimelio di famiglia.
Sai perchè ho scelto questo vestito, Favole ? Perchè ci sono i serpenti ... e sai cosa sono i serpenti ? Migliori dei grifoni ....
Voltai la testa alle mie spalle e le lanciai una linguaccia. Un meraviglioso bracciale nero con al centro una pietra era posizionato sul letto e la mia bacchetta continuava a volteggiare su di lei. Sbattetti le mani tra di loro e quest'ultima tornò automaticamente dalla padrona.
Lavoro compiuto ... Vieni qui a vederti principessa ... Penso di aver esagerato un pò con il trucco, ma mi sembri perfetta ...
Il problema è che avevo impiegato così tanto tempo per rendere Favole perfetta, che mi ero vestita di tutta fretta io, ma non mi importava. Lei aveva qualcuno da cui farsi notare ... il suo principe sarebbe stato lì . La aiutai a posizionarsi davanti al vetro, senza accorgermi del velo di tristezza sul mio volto, ma non appena alzai le palpebre , come se nulla fossa allargai le labbra .Sei fossi stata lesbica, Favole Ginevra Potter, non sarebbe più uscita da quella stanza. Avete presente quelle espressioni da orgasmo ? Ecco, ce l'aveva .... Basta solo questo. Sapevo che sarebbe dovuta venire al ballo con Jac. Già, e con Jac ci sarebbe stato Cole ? Cioè, era il suo migliore amico era ovvio che fossi così. Stavolta, però, non mi sarei comportata di nuovo come al lago nero, non avrei evitato i miei amici. Gli sarei andata incontro sorridente. Se avessi incrociato il mio ex sarebbe stato come un tempo. Saremmo stati di nuovo come quella volta in Sala Grande l'anno precedente. Giusto ? Cercavo di autoconvincermi da sola, perchè era l'unica cosa che potessi fare. Il pendolo scoccò le 8 e mi raddrizzai con la schiena per farmi forza. Lasciai per un attimo Favole ancora allo specchio e mi infilai il bracciale che mi aveva appena fabbricato, poi l'avvisai che iniziavo a scendere, perchè Nott mi aspettava all'ingresso. Era una faticata rifarsi tutti e sette i piani, ma quando giungevo a terra finalmente mi sentivo a casa. Mi feci largo tra alcuni studenti del primo anno di Corvonero che salivano a posare i bagagli nelle loro stanze e alcune ragazzine fecero anche dei commenti sul mio abito. Bene, almeno su di loro aveva fatto effetto. L'ingresso era stracolmo di persone. Studenti di tutte le età e dagli abiti più stravaganti. I colori sembravano mescolarsi tra di loro all'impazzata. Per fortuna il mio cavaliere aveva scelto un abito che andava sul classico , ma allo stesso tempo era sportivo. Lo intravidi immediatamente e gli scivolai accanto silenziosamente per poi afferrargli il braccio di scatto.
Voglio il tuo sangue, Diggory ....
Era uno stupido gioco che mi ero inventata qualche sera prima, in cui fingevo di essere una vampira oscura. Nott mi aveva preso in giro per ore e alla fine non aveva nemmeno ceduto. Gli girai attorno e lo fissai per bene.
wow ... il signorino è molto elegante questa sera ... ma chi è la sua fortunata dama ?
Finsi di guardarmi attorno alla ricerca di una bella ragazza e alla fine incrociando le labbra , lo tirai verso la sala grande con me.
Dato che nessuno è così bella quanto me, ti accompagno io ....
Scoppiai a ridere e gli diedi una leggera spinta con l'anca . Con Nott mi usciva facile essere me stessa, perchè era altolocato come me e mi sembrava di rispecchiarmi in un mio doppio. La stanza era addobbata a pennello. Lucine con i colori delle quattro casate e i soliti tavoli scomparsi per dar vita ad un enorme sala da ballo. In fondo c'era anche un palchetto con un gruppo musicale , che stava provando gli strumenti.
Nonostante tutto Hogwarts è sempre la stessa ... Un pò mi dispiace che sia tutto finito ...
Non potevo crederci. Stavo quasi per cacciare qualche lacrima, ma mi feci coraggio e continuai a camminare verso il centro della pista. Mentre Nott fu fermato da altri Tassorosso che mi salutarono allegramente come se fossi la loro nuova amica e a cui risposi con un'occhiataccia, iniziai a guardarmi attorno . Non dovevo farlo, non avrei mai e poi mai dovuto compiere quella mossa, perchè trovai ciò che in realtà cercavo prima del dovuto. Incrociai lo sguardo di Jac che fissava dalla mia parte e sollevai la mano per salutarlo, ma proprio dietro la sua schiena si nascondeva Cole, che sembrava impegnato a bere qualcosa. Shhh, non ditelo in giro, ma il cuore prese a battermi all'impazzata. Fu come un flashback. Per un attimo mi rividi al suo fianco. Per un attimo mi rividi incastrata in quell'albero , o su quel divano o ancora in quella stanza a Grimmauld Place. Mi feci sicuramente rossa e fu per quel motivo che diedi loro le spalle per prendere aria e per chiedere al mio accompagnatore un favore.
Ci spostiamo vicino alla finestra, per piacere ?
Si chiamavano farfalle, lo sapevo bene. Ma non credevo ne esistessero alcune così forti.
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