| Il barista dietro il bancone, mi feci una sorta di sguardo amico, forse pensava che quella serpeverde mi stesse importunando. Io lo fissai, facendo un sorriso gentile, per poi tornare sulla mia burrobirra, che oramai era finita. C'era tante gente, quasi non si sentiva ciò che dicevamo, infatti facevo fatica a sentire cosa diceva. Inoltre gli uomini accanto continunavano a parlare ad alta voce e sembrano pure divertirsi. Se la ridevano, se la ridevano come dei matti. Bah, forse erano solo ubricachi, troppo ubriachi, si sentiva tutto l'odore dell'alcool dalle loro bocche, che schifo. Non che non fossi abituata a sopportare l'alcool, anzi, forse in quello c'ero fin troppo abituata. Non che fossi un'ubriacona, ma dciamo che era il mio sfogo preferito. Già, chi non si abbandona all'alcool in caso di abbandono, paura o frustazione? Beh, io lo faccio sempre. Io sono Taylor, Serpeverde come vedi, ma non esattamente uguale a tutti gli altri. Sai non ho mai avuto una vita tranquilla, una famiglia stabile. Ho saputo di essere una strega quando ho ricevuto la lettera di convocazione per Hogwarts. disse, posando la burrobirra sul tavolo. Ah, miseriaccia. E così la sua famiglia non era una.. delle migliori insomma. Una serpeverde.. mezzosangue forse? Che stranezza, chissà se veniva presa in giro dai suoi compagni di casata, se era così.. beh.. mi dispiaceva un po'. Io ero sempre chiamata la 'rossa' per via dei miei capelli, oppure semplicemente Weasley, che per quando possa far onore a noi, non era una bella cosa. Anche perchè io preso il cognome di mia madre, quando mio padre è morto, non è per niente una bella cosa sentirsi sempre dire: 'perchè fai Weasley di cognome?' e bla bla bla. Comunque dicevo.. mia madre è morta dandomi alla luce, o così pensavo, è semplicemente scomparsa, non ho più saputo nulla di lei. Mi ha mentito. Odio le bugie.. Te invece? mi chiese, quasi in modo curioso e cordiale. Mi venne un colpo al cuore, odiava le bugie. In un attimo capì che forse potevo confidarmi con quella ragazza, che forse.. non tutti i serpeverde erano in un modo. Lo guardai e la presi per un polso, portandola in un tavolino più lontano, dando un'occhiataccia ai signori vicino a noi, che mi avevano tanto disturbato. Feci un mezzo sorriso. - Perdonami, ma mi erano proprio antipatici. Comunque.. beh, io sono una Weasley, Lilith.. e qua puoi capire tutto, girano tanti pettegolezzi su di me a scuola, e beh.. sono veri. - dissi abbassando lo sguardo per fare un attimo una pausa. - Mio padre è morto, ero.. piccola. - dissi per poi passarmi una mani fra i capelli e sopirare. Non avrei detto altro, non avrei detto la verità tutta per intero, anche perchè quella la sapevo solo io, mio fratello e mia madre.
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