| oh yeah‚ Key ! |
| | dato che nessuno scrive più , lo faccio io xD era successo tutto troppo velocemente. un turbine di avvenimenti che si erano susseguiti l'uno dietro l'altro senza offrirci la possibilità di rifletterci su, di scegliere quale fosse l'opzione migliore. e cosa ci era rimasto da fare ? fuggire ... era l'unica opzione valida al momento. o forse l'avevamo fatto perchè avevamo deciso già che se ci fossimo ritrovati alle strette avremmo scelto quella strada, senza perderci in troppe urla o scambi di incantesimi. ma ancora mi chiedevo se avessimo fatto la cosa giusta ... avevo atteso così a lungo quel momento ... l'adrenalina aveva raggiunto l'apice in quel breve attimo e poi era svanita nel nulla, semplicemente perchè non avevo fatto nulla. non avevo alzato la bacchetta, non avevo sfidato J L come mi ero prefissata, avevo tremato ... all'oscuro, nel buio più profondo. quell'oscurità che di solito mi accompagnava era divenuta mia nemica e un essere più forte di me era riuscito a farmi cadere dal trono. seduta su quello sgabello a grimmauld place, mentre tutti parlavano e si salutavano tra loro non facevo altro che osservare le mani e trovarle troppo pulite, troppo perfette per i miei gusti. mi rigiravo una ad una quelle lunghe e affusolate dita e smorfie di rabbia si susseguivano sul mio volto. L'avevamo fatta franca ancora ... ma quanto ancora sarebbe durato? per esser entrati così facilmente ad hogwarts, per averci ingannati con una semplice pozione polisucco , significava solo una cosa. hogwarts non era davvero più casa, noi eravamo cresciuti troppo velocemente e ora non avevamo più protezione. chissà quante spie vivevano in quel castello. eravamo in pericolo, ora, forse, ieri o ancora domani ... chi l'avrebbe mai detto . sbattetti le palpebre con più forza e strinsi gli occhi più di una volta, solo quando mi accorsi che cole mi stava stringendo entrambe le mani. sollevai il capo per osservarlo bene e cercare di ricordare la domanda che mi aveva fatto e poi mi guardai attorno nella stanza, accorgendomi che anche altre persone avevano fatto il loro ingresso. non sapevo nemmeno io il perchè, ma gli occhi presero a pungermi e si appannarono non appena sia favole che dam mi sbucarono davanti. sulle mie labbra apparve uno di quei rari, ma strani sorrisi compiaciuti. siete salvi ... riuscii a sbiascicare , rispondendo all' ehi di favole e all'ingresso putiferico di dam. non potete nemmeno immaginare come in quel momento il mio cuore stesse esplodendo di gioia. per una manciata interminabile di minuti avevo creduto che fossero persi, più il tempo passava più sprofondavo sempre più nell'incoscienza e nel vuoto, ma vederli così spavaldi ma soprattutto sani e salvi, mi fece ritornare forte e decisiva come prima. dam , chi è la tua amica ? l'avevo vista un miliardo di volte camminare nei corridoi e chiacchierare con altri tipi del branco , ma non le avevo mai parlato di persona, così le presentazioni mi sembravano dovute. spostai la traettoria rapidamente verso l'altra biondina presente in sala e le lanciai un occhiata divertita. oh, dovete sapere che io e quella persona non eravamo mai andate molto d'accordo. infondo come potevano una grifondoro e una serpeverde esserlo ? e così trovarmela dinanzi così mi fece presumere che fosse tutto merito di favole. volevo bene alla prefetta di grifondoro, proprio come ne volevo a favole prima di scoprire che fossimo sorellastre. ma, vabbè, come diceva un combattente babbano - romano, ormai il dado era tratto ... sollevai la mano e mossi appena le dita, quasi per salutarla gentilmente, ma in effetti non sapevo neppure io cosa avessi intenzione di fare. e poi, fu solo quando un forte rumore alle mie spalle mi fece sobbalzare, che mi voltai a fissare cole litigare con il vecchio kreacher. diavolo, quella settimana a grimmauld sarebbe stata epica. ma per esser tale, per divertirci senza pensare a null'altro, c'era bisogno di circospezione e chissà perchè nel nostro gruppo ero sempre io quella intelligente . mi decisi finalmente a tirarmi su da quello sgabello che ormai aveva preso la forma del mio sedere e sollevai le braccia. Benvenuti ancora a Grimmaul Place ... questa casa appartiene ai Potter, come credo tutti sappiate, ma in origine anche ai Black ... quindi lasciatemi dire una cosa ... dato che siamo davvero nei guai ... e a chi non ne è al corrente verrà spiegato tutto ... ho pensato di fare in questo modo .... io e cole prenderemo le stanze al quarto piano ... favole e jac quelle al terzo ... al secondo dam, la biondina e clarissa ... e al primo piano lasciamo pure i grifoni tony e melanie .... Kreacher, so che mi senti dentro quell'armadietto, tu occupati del piano terra ... in questo modo la casa sarà al sicuro e se qualcuno di voi è capace di fare qualche incantesimo di protezione ben venga .... mi voltai a fissare ognuno di loro dritto negli occhi. non avevo idea se la mia soluzione fosse ben accetta oppure no, ma dovevamo pur muoverci in un modo. mi avvicinai a cole e gli presi innavertitamente la mano, proprio come aveva fatto prima lui. mi parve ancora di sentire i polpastrelli fermi e incisi sotto il mio mento e i nostri occhi nuovamente incrociati, come se fossero un'unica e sola cosa. noi saliamo a preparare le stanze ... ci vediamo qui alle 8 per la cena .... avevo bisogno di starmene un pò sola con cole, senza troppo impegni, senza persone che si mettevano in mezzo. fu , forse , per questo che evitai gli sguardi di tutti, soprattutto di clarissa e favole e filai dritta dritta per le scale. non appena salii il primo gradino, però , qualcuno mi urlò contro. mi ero dimenticata del quadro della vecchia bisbiszia black. keira lestrange, per fortuna che ci sei tu in questa casa sollevai un sopracciglio e poi scoppiai a ridere, tirandomi cole per il braccio. quelle scale non finivano più. ogni volta che salivamo un piano, sembravano divenir sempre più piccole. ma finalmente raggiunto l'ultimo ci guardammo attorno un pò stupiti. un piccolo salottino preannunciava due grosse stanze sulle quali comparivano i nomi Regulus Arterius Black e Sirius Black. Io avrei preso la stanza del primo, semplicemente perchè eravamo due anime identiche. entrambi nati per il male, ma riportati al bene. mi mossi di alcuni passi e spalancai l'entrata della stanza. delle candele si illuminarono improvvisamente e la stanza di colorò di verde e argento. Home, sweet Home ... Mi girai e notai che Cole stava per entrare nella stanza di Sirius, ma gli afferrai nuovamente la mano e lo spinsi dentro la stanza di Regulus con me. Chiusi la porta alle nostre spalle e gli feci segno di accomodarsi. Io, invece, aprii un armadio sicura del suo contenuto e tirai fuori una felpa e un paio di pantaloncini corti. aspettami qui un attimo ... ero stata già un sacco di volte in quella casa e naturalmente quella era la mia stanza, quella che occupavo sempre. per questo si trovavano residui dei miei abiti. mi infilai gli indumenti coperta da un parapetto sempre del colore dello smeraldo e poi portai la bacchetta sui miei capelli. socchiusi le palpebre e pensai intensamente a qualcosa. quando le riaprii mi guardai allo specchio e mi strinsi le labbra. capelli ondulati, castano chiari con sfumature bionde. ero tornata quella di un anno prima, la keira combattiera, la keira che avrebbe fatto di tutto pur di vincere la sua battaglia.Non la regina delle rose nere, ma la regina BUONA, stavolta. appoggiai l'abito rosso sul punto più in alto del parapetto, ma nel farlo, ne sfilai via un piccolo pacchetto al suo interno. diavolo, quella striscetta conteneva più cose di quanto si potesse immaginare. uscii allo scoperto e sgattaiolai rapida vicino al mio letto. cole vi era seduto sulla punta e mi fissava sconcertato. gli toccai la mano e gli aprii il palmo, per poi appoggiarvi all'interno il mio regalo. al suo interno non vi era nessun oggetto particolare, non vi era nulla fatto a maglia, non vi era nessun regalo appartenente al mondo magico. vi era solo racchiuso un diario, che per di più non era nemmeno vuoto. intere pagine, piene di parole e di sensazioni ... ognuna di loro, ogni giorno, era dedicata a cole. in ognuna di loro vi era una frase che avevo scritto solo per lui ... ma la mia preferita era quella del 31 ottobre, il giorno in cui mi aveva dichiarato i suoi sentimenti e mi aveva baciata. a lettere gotiche ma cubitali era riportato : ' Cause you are my world now ... spero ti piaccia .... mormorai accomodandomi al suo fianco e poi scivolando all'indietro, per poi distendermi con la schiena sul letto. portai entrambe le mani dietro il capo e osservai il soffitto sul quale c'erano parecchie ragnatele. quando hai finito di leggere, puoi abbracciarmi stretta ? pronunciai quelle parole e poi voltai il capo dall'altra parte, verso la vecchia scrivania di ebano, un tantino imbarazzata. non mi ero nemmeno resa conto di averle dette, come se avessi messo il broncio di una bambina piccola.
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