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| Anthea Kat ~ SlytherinPiù volte nella mia vita mi era stato puntato il dito contro e ero stata accusata di essere una specie di mostro, nemmeno ad Hogwarts o per il mondo della magia in generale, sembrava una cosa normale vedere anime vaganti,mi era venuto da sospettare che fosse davvero immaginazione e che forse il dottor Sokolov non si era del tutto sbagliato. Nah! Ogni volta che mi balenava questa bizzarra idea in testa mi dicevo che ero una stupida, scrollavo le spalle e ritornavo a chiacchierare con quelle anime dannate. Mi aggiravo per i corridoi di Hogwarts con la mia solita espressione apatica,in cerca di qualcuno da infastidire ma di quei tempi la scuola sembrava solo una catapecchia abbandonata,avvistai due ragazzine più piccole di me se non ricordo male appartenenti alla casata dei grifondoro che si addentravano un po’ timorose nel bagno di Mirtilla malcontenta,decisi di seguirle. Spalancai la porta scricchiolante e cigolante che sembrava minacciar di cedere da un momento all’altro,allungai la testa per scorgere le due ragazzine che se ne stavano nelle prossimità dei lavandini una poggiata ad uno di essi intenta a specchiarsi e mettersi il rossetto,l’altra le stava addosso e guardava con gli occhi sgranati il bagno sobbalzando ad ogni minimo rumore. Cosa è stato?! Chiese con la voce smorzata alla compagna che si preoccupava solo di truccarsi ma nulla è solo la porta! Le rispose seccata e l’altra si zittì per un po’ a quel punto intervenni io,con passo felpato mi addentrai nei meandri del bagno e all’improvviso feci un piccolo salto in avanti urlando un Buu! A quel punto sobbalzarono entrambe e alla tipa tutta dedita al trucco e parroco cadde il rossetto a terra,non si chinò a raccoglierlo perché la inchiodai con i miei occhi. L’altra ragazza più bassina,dai lunghi capelli neri si nascose dietro la finta spavalda: una ragazzina alta e magra dai capelli castano chiaro e dal taglio irregolare come quello della mia bambola! Dapprima divertita la mia espressione si tramutò presto e divenne seria e minacciosa sparite! intimai e loro non se lo fecero ripetere due volte,annuirono semplicemente e in un batter d’occhio si dissolsero e meno male che i grifondoro erano quelli “senza macchia e senza paura” mi dissi tra me accennando ad una risata divertita. Raccolsi il rossetto che le era caduto,lo girai un po’ tra le mani,mi piaceva quella tonalità di rosso: rosso sangue,mi guardai un po’ intorno,era un bagno un po’ macabro e vuoto che nascondeva tanti segreti,pensai che la gente si fa troppo condizionare dalle dicerie,era anche vero che c’era un fantasma ma insomma,c’è di peggio! Mirtilla!Mirtilla! gridai a gran voce ma nessuno rispose,ridacchiai se si fosse fatta viva se ne sarebbe sicuramente pentita. Mi avvicinai ad uno dei muri del bagno e con il rossetto iniziai a scrivervi sopra,probabilmente assunsi l’espressione seria ma illuminata tipica degli artisti ma la mia non era un’opera d’arte era solo un gesto dettato da mio istinto un po’ mattacchione. Prima che me ne accorgessi avevo ricoperto il muro di scritte che di primo imbatto non avevano un grande senso logico ma esprimevano molto per me e se vogliamo dirla tutta da un lato era come alcune opere d’arte: indecifrabile.
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