• Sectumsempra ~ Harry Potter Gdr }

Vogue, cigarettes and I miss a lot Paris!

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Victoria Lagerfeld
view post Posted on 4/10/2011, 19:09




Victoria era da qualche ora arrivata ad Hogwarts.
Il castello, ad una prima impressione l'aveva delusa non poco, Beaxbatons era un'altra cosa, un altro livello.
Il semestre ad Hogwarts era già iniziato e Victoria aveva pensato di recuperare le lezioni perse, mettendosi in pari con i compiti. Ma le era bastato dare un'occhiata al programma per rendersi conto che non era così indietro, anzi.
Scese nella sala comune, ancora deserta a quell'ora.
Era una bella giornata, nonostante fosse autunno inoltrato, c'era ancora un tiepido sole.

Perchè non approfittarne???

Pensò tra se uscendo dai sotterranei.
Era troppo una bella giornata per sprecarla nella deserta sala comune, per di più nei sotterranei.
Prese Vogue Paris e le sigarette e si diresse nel giardino della scuola. Attraversando i corridoi, incrociò alcuni studenti della sua età.

Babbani con le bacchette, se no pas possible.

Pensò amareggiata osservandoli fare incantesimi. Lei non aveva nulla contro i babbani ma per lei era inconcepibile trovarli in una scuola di magia e stregoneria.
Arrivata nei giardini si guardò intorno, i giardini della scuola parigina era un'altra cosa. Hogwarts era decisamente più austera.

Dovrò abituarmi anche a questo

Pensò tra se triste.
Si sedette sull'erba e dopo esserci accesa una sigaretta iniziò a sfogliare Vogue Paris, l'unica cosa che le rendeva la sua adorata Parigi più vicina.

 
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keira trix lestrange
view post Posted on 4/10/2011, 19:53




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Come descrivere la mia vita in quel periodo ? Bè, non esisteva un termine adatto per mettere insieme tutto quello che c'era da dire. Onestamente preferivo " passaggio", perchè dopo tutto quello che mi era accaduto, e stavolta avevo davvero raggiunto il limite, non mi restava nient'altro da affrontare. Quindi, si, passaggio, perchè semplicemente vivevo la giornata. Avevo persino chiuso un occhio su quello che più mi faceva male. Ero innamorata ma mi era difficile dimenticare, ero arrabbiata ma preferivo perdonare. Non mi capivo nemmeno più. Ero diventata un controsenso, quindi l'unica opzione per non gettarmi dalla torre di astronomia in basso era proprio questo.
Quella mattina avrei dovuto seguire alle serre, ma poichè la sera prima ero rientrata tardi dopo aver festeggiato il compleanno di Marcus fino a notte fonda, mi ero svegliata con un'ora di ritardo e ora non mi restava che posizionarmi all'uscita della numero 5 e chiedere a qualcuno di passarmi i suoi appunti, giacchè stavo partecipando ad una scommessa con il mio ex fidanzato , che consisteva nel prendere tutte E.
Ad ogni modo, avevo indossato una magliettina violetta, un paio di jeans con i sandali alti e puff ero uscita. Avevo incontrato persino il mio adorato barone sanguinario, che non aveva fatto altro che ripetermi la sua storia spaccalacrime ( non capivo perchè fossi l'unica al castello a conoscerla ) e avevo dovuto aumentare il passo, quando ero passata accanto a mcclay che mi aveva urlato dietro. Per fortuna, l'aria fresca mattutina era un toccasana sia per la pelle, che per i miei nervi. Presi a gironzolare nell'alto giardino aspettando che il grande orologio scoccasse le dieci e nel frattempo mi soffermai su una figura seduta comodamente sotto un albero a qualche metro di distanza. Sembrava lanciare occhiatacce ai mudblood e tra le mani aveva una bella copia di vogue paris. Sapete ... non potevo resistere a quelle cose.

l'ultima sfilata di louis vuitton è stata incredibile, non trovi ? e non badare a loro.

mi avvicinai di alcuni passi e tirai la testa indietro indicandole il gruppetto del terzo anno, che stava fissando poco prima.

riesco a tollerare gli halfblood, ma i mudblood sono da rinchiudere. Sono Keira Lestrange.

Le porsi la mano, in segno di saluto. Non riuscii a comprenderne il motivo, ma in un certo senso di sembrava di essere tornata indietro nel tempo.
 
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Victoria Lagerfeld
view post Posted on 4/10/2011, 20:09




La lettura di Victoria fu interrotta da una ragazza che non conosceva.
Lei parlava di Louis Vuitton, di intolleranza ai babbani e mezzosangue.
Parlava la sua lingua, in un certo senso.

Preferisco Chanel anche se l'ultima sfilata di Marc è stata stupefacente.
Piacere mio, Victoria Lagerfeld


Disse sorridendo e porgendo elegantemente la mano alla ragazza.
Il suo accento era francese, ma Victoria parlava perfettamente inglese.

Non mi danno alcun fastidio loro, finchè restano nel loro mondo. Non avevo idea che qui da voi, ci fossero babbani con bacchette

Disse incredula.

Se non pas possible

Disse scuotendo la testa.

Di che casa sei???

Chiese curiosa, dando un tiro distratto alla sigaretta e offrendone una alla ragazza.
 
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keira trix lestrange
view post Posted on 5/10/2011, 09:13




Ascoltai la bionda fare commenti sulle sfilate babbane e sui mudblood, ovvero i maghi nati da non maghi, e in un certo senso mi sentii a casa, o meglio in un passato lontano. Lei mi ricordava la vecchia Keira, quella che aveva dovuto abbandonare tutti questi pregiudizi per fini più importanti, ma che in realtà era ancora legata alla schiacciante rivalità tra case. Insomma, anche se sapevo che i grifondoro non erano poi così feccia come tutti sostenevamo, ugualmente provavo risentimento per i rosso-oro, non perchè mi avessero fatto qualcosa, ma perchè proveniente da una delle grandi famiglie di purosangue ero nata con questa mentalità. Le nuove famiglie avevano cercato di lasciar perdere e per di più c'era una pena da parte del ministero per chi insultasse coloro che non erano sangue puro, eppure se si è un Lestrange la differenza non si potrà mai e poi mai dimenticare.

Serpeverde, ultimo anno. Tu ?

In cuor mio già conoscevo la risposta, ma domandar non nuoceva alla salute di nessuno. Girai un poco la testa per osservarla meglio e mi accorsi anche dal suo accento che non doveva essere inglese. La frase, poi, pronunciata al cento per cento in francese, assodò il mio pensiero.

Parigi ? Vieni da Beauxbatons ?
 
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Victoria Lagerfeld
view post Posted on 5/10/2011, 10:29




Victoria si rincuorò. Keira era la prima persona che conosceva ad Hogwarts ed era della sua stessa casata, ma di 3 anni più grande.
Ad una prima impressione, la ragazza le andava a genio anche se questo non smentiva i suoi pregiudizi su Hogwarts.
Hogwarts era la sua punizione e dalla mattina alla sera si era ritrovata in un modo che non era il suo e al quale non voleva abituarsi. Victoria non era un tipo che si adattava, semmai erano le circostanze che dovevano adattarsi a lei.

Quarto anno, anche io Serpeverde

Disse abbozzando un sorriso. Non vi era entusiasmo nella sua voce.
All'affermazione della ragazza circa le sue origini, guardo con leggero astio il castello dietro di lei.
Nulla contro Londra, a suo parere una bellissima città e ci aveva vissuto per parecchio visto le origini inglesi del padre ma Hogwarts no.
Lei apparteneva a Beauxbatons.

Si, sono nata a Parigi ma ho vissuto un po' ovunque in Europa.
Ma la mia scuola è o meglio era Beauxbatons


Disse concludendo.
Ma se la ragazza era al sesto anno, avrebbe sicuramente saputo dirle qualcosa in più sul castello, per rendere almeno piacevole la sua permanenza li.

E..dimmi cosa è che fate voi qui oltre studiare e giocare a Quiddicht???

Disse guardando da lontano la squadra di Grifondoro allenarsi e chiedendosi in cuor suo chi li avesse insegnato a volare, viste le scadenti prestazioni dei ragazzi.
 
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