• Sectumsempra ~ Harry Potter Gdr }

Winter Eveleen Hepsie Fay Hughes

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view post Posted on 22/8/2011, 21:06




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Nome: Winter Eveleen Hepsie Fay. Già, ho quattro nomi, e questo comporta quattro soprannomi:
Win, Eve, Hep, e Fay (quest'ultimo normale). In genere tutti mi chiamano con il mio primo nome, Winter, o con il quarto, Fay. E un po' complicato, vero? Beh, non posso che "ringraziare" i miei genitori per avermi affibiato tutti questi nomi piuttosto complicati, oserei dire. Pare, però, sia un vizio di famiglia. Si dice che la mia tris-nonna avesse addirittura sei nomi, e non so come facesse a sopportare tutto ciò.

Cognome: Hughes. Un cognome molto usato in Inghilterra, ma non nella mia città, fortunatamente. Non mi piacciono i cognomi troppo comuni.

Età + Anno Scolastico Frequentato : Purtroppo, ancora 15 anni, quinto anno.

Data di Nascita: Il 23 Maggio.

Provenienza: Inghilterra, Gloucester. Una città nel Sud Ovest d'Inghilterra contornata da uno splendido fiume, il Severn.

Allineazione: Neutrale.

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Storia PG:
"Winter Eveleen Hepsie Fay,come diamine ti sei conciata?"
" Winter! Siediti composta!"
" Winter Eveleen Hepsie Fay, sei un punizione!"
"Winter--Winter- WINTER!"
Ecco la mia storia in quattro righe.
In una parola? Orribile.
Winter Eveleen Hepsie Fay, così mi chiamarono i miei genitori quel giorno piovoso e nuvoloso del 23 Maggio, in un clinica fuori città. Ho vissuto una buona parte di vita tra prediche, giudizi, obblighi e cose del genere. Ci sono stati dei momenti in cui ho seriamente pensato che i miei genitori e tutte le persone che mi stavano attorno, mi odiassero. Forse dal momento in cui è nato mio fratello, subito dopo che io ebbi compiuto 4 anni, se non ricordo male. Mio fratello: Delroy Jared Hughes, solo due nomi, il fortunato. All'inizio lo odiavo, lo odiavo con tutta me stessa, tutti gli stavano attorno come fosse chissà chi, " Non disturbare il principino!" gridava sempre mia madre ogni qual volta lo fissavo incuriosita, dormire nella sua culla, sotto le bianche e morbide lenzuola di lino (un materiale babbano). Appena ebbe compiuto un anno, non mi degnarono più di uno sguardo, solo mio padre qualche volta avvolgeva il suo enorme braccio massiccio attorno alle mie spalle, e mi cingeva baciandomi lievemente la testa, ma questo succedeva si e no due volte l'anno, e non tutti gli anni. La cosa più triste, la cosa che probabilmente mai dimenticherò, fu durante il mio undicesimo compleanno:


" Winter! Winter!" fece mio fratello aprendo di scatto la porta della mia camera, sobbalzando sul mio letto e scuotendomi violentamente. " Tanti auguri sorellona!" mi disse in un sorriso. Mi stropicciai gli occhi, dando un'occhiata rapida all'orologio sul mio comodino. Erano le 7:30, del 23 Maggio ed io ero morta dal sonno, dal punto che sarei potuta crollare se solo avessi messo piede a terra. " Esci di qui, Delroy Hughes" affermai spingendolo a terra. Io volevo bene a mio fratello, gliene ho sempre voluto e sempre gliene vorrò, ma io odiavo i miei, specialmente mia madre. Non era mica colpa di mio fratello se era nato in quella famiglia di pazzi, da quella donnaccia. Lui era solo un bambino innocuo e sempre allegro, ma molto molto viziato.
La porta si spalancò in quel preciso istante. Mia madre. " Winter, Delroy, che cosa ci fate svegli a quest'ora?" chiese avvicinandosi a Delroy e prendendolo in braccio scompigliandogli i capelli biondo scuro. Alzai gli occhi al cielo, buttandomi un cuscino in faccia. Mi alzai di colpo, sedendomi sul bordo del letto, con gli occhi socchiusi.
" Potresti anche lasciarlo un po' a contatto con il pavimento, per una volta. Ha sette anni!" affermai disgustata, alzandomi, finalmente, indirizzandomi verso la porta per andarmene prima di poter rimettere il cibo della sera precedente.
" Mamma, mamma. Oggi è il compleanno di Winter!", esclamò Delroy e, quando feci per voltarmi, mia madre strabuzzò gli occhi. " Si, beh, la signorina, qui, dovrebbe andare a scuola!" disse facendo con la mano il gesto di andarmene. La guardai furiosa, e mi diressi in bagno, sbattendo la porta alle mia spalle. Era odiosa.
Dopo 7 ore di scuola, verso le prime ore del pomeriggio, andai al parco dondolandomi in una delle due altalene ormai arruginite col tempo. Chissà da quanto erano montate in quel parco. Mi dondolai per circa mezz'ora, senza far caso al tempo che stava cambiando: il cielo si stava annuvolando, e stava diventando sempre più grigio e più
cupo.Alzai gli occhi in alto, verso il cielo, e mi decisi a scendere da quell'altalena, prendere lo zaino ed andare in quella che si può chiamare casa, ma all'improvviso un uccello catturò la mia attenzione. No, non era un uccello, era... un gufo? Come poteva un gufo trovarsi in quella città, nel primo pomeriggio? Camminai con passo veloce,
non guardandomi alle spalle, e con gli occhi fissi al pavimento notai una lettera, propriò lì sul terreno, con uno strano marchio, tutto rosso, con una sigla strana. Mi abbassai incuriosita, e osservai la lettera molte volte senza poter credere a ciò che stavo vedendo in quel momento. C'era il mio nome, in quella lettera. Il mio lungo interminabile nome. No, non poteva essere, eppure...
Aprii la lettera nervosamente, e corsi verso casa con gioia, dopo averla letta. Non poteva essere, pensavo fossero solo storie.
Perchè, vi starete chiedendo.
Beh, mio padre da piccola mi raccontava spesso storie su maghi, su un bambino che un giorno aveva ricevuto la lettera de "La Scuola di Magia e Stregoneria Di Hogwarts" e io ero sempre affascinata, da quelle storie, quelle avventure di quel bambino, e adesso tutto si faceva più chiaro alla mia mente, e in quel momento, corsi, corsi a più non posso, noncurante della pioggia che ora stava scendendo, corsi fino casa. Era tutto vero, era incredibile!
Bussai, ormai tutta fradicia e con la scarpe ricoperte di fango, alla porta. Fu mio padre ad aprire, e non appena lo vidi, gli buttai le braccia al collo. "E' tutto vero, papà. Tutto vero" gli mostrai la lettera lievemente bagnata, e lui mi guardò sorridendo e sollevandomi in aria. "Lo sapevo che ti avrebbero accettato!" esclamò con aria entusiasta.
Mia madre uscì dalla cucina e Delroy subito dietro lei. Io guardai mia madre e tornai improvvisamente seria.
" L'hanno presa, Jane. Non è fantastico?!" mia madre rimase sorpresa da quella affermazione.
" Sei sicuro, caro? Magari l'ha scritta lei stessa" disse continuando ad accarezzare il volto di Delroy. "Jane..." cercò di far capire a mia madre che ciò che stava dicendo era inappropriato. Io ero, ormai, nera dalla rabbia. Mio padre si rivolse a me in un sorriso " Domani andremo a comprare tutto il materiale, daccordo?", "Si!" esclamai felice come mai lo ero stata prima.
"Jane, verrai anche tu, vero?" continuò mio padre, ancora sorridente. "Delroy non può rimanere da solo, e poi, sei sicuro che... insomma, è necessario portarla lì? Non mi sembra un posto adatto per una come lei!". Io non seppi più trattenermi
"Vai a quel paese!" iniziai a gridare con tutte le mie forze "Sai che c'è? Sei pessima, pessima! Sei una pessima madre che non ha mai degnato la figlia per ben, fammi pensare, sette anni! Non ti vergogni? Come
fai a guardarti allo specchio e sentirti umana! Io andrò ad Hogwarts, che ti piaccia o no!" iniziai a singhiozzare e salii le scale velocemente, entrai in camera e chiusi violentemente la porta alle mie spalle, buttandomi nel letto. Io non avevo una madre.

Insomma quella fu una giornata orribile, e adesso accomi qui, al quinto anno anno ad Hogwarts! Non riesco a credere quanto tempo sia passato, e sono felice di essere qui. Vado molto bene a scuola, non con eccellenti risultati per "Incantesimi", ma in questo potrò sempre migliorare! Questa è casa mia, in fondo. Hogwarts, mio padre e Delroy sono la mia famiglia. Ed io sono davvero entusiasta. E se ve lo state chiedendo, si, mio padre è andato ad Hogwarts e io sono una MezzoSangue.


Casata di Appartenenza o Incarico Assunto: //

Carattere: Ho un carattere molto complicato. Io, sono complicata. Sono una ragazza dolce, quando serve. I miei amici babbani mi reputavano anche simpatica, e ho sempre avuto una buona reputazione. So essere anche molto testarda, e quando so cosa voglio, non ho problemi a raggiungere quell' obbiettivo, quella "cosa". Chi
mi tratta male, dovrà amaramente pentirsene, perchè so essere una vera stronza. Sono una che, purtroppo, spesso tiene le cose per sè, per questo potrei scoppiare da un momento
all'altro. Essere estroversa, sincera e leale fa parte di me da molto tempo e, ormai, queste caratteristiche mi appartengono. Sono sicura di me ma ho mancanza di autostima.
Come tutti, ho dei difetti. Difetti che possono variare da persona a persona. Posso essere simpatica con qualcuno, antipatica con qualcun'altro. In genere, il mio carattere, dipende da quello degli altri nei miei confronti.

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Aspetto Fisico: Descrivermi fisicamente? Mmm, vediamo. Sono alta circa un 1.70, piuttosto snella ma né scheletrica né piatta. Ho dei capelli, che adoro, lunghi e mossi. In base alla luce del sole sono o più chiari, o più scuri, ma in genere i miei capelli sono biondi con riflessi più scuri. Mi cadono dolcemente sulle spalle, e la loro lunghezza arriva poco prima il seno.
Ho una carnagione chiara, e delicata. Il colore delle labbra somiglia ad un rosa salmone, e queste non sono molto sottili, ma nemmeno particolarmente carnose.
Gli occhi sono celesti, molto chiari, che le persone tendono a scambiare per grigi. Quando sorrido, delle piccole fossette contornano gli angoli della bocca e gli zigomi.

Interessi: Ragazzi, ovviamente! Scherzi a parte, amo molto leggere i libri babbani e libri sulle creature magiche. Mi piace uscire con gli amici, e scherzare molto. Sono un po', trasgessiva? Diciamo, che non mi piace particolarmente rispettare le regole.

Incantesimi Conosciuti: Accio, Descendo, Deprimo, Feraverto, Lumos, Wingardium Leviosa, Expecto Pratronum, Petrificus Totalus, Stupeficium.

Animali Posseduti: Gatto bianco di nome "Pallino". E' un batuffolo di cotone, identico alla padrona. E' il mio ragazzo, segretamente, ma, ehi, non ditelo a nessuno!

Oggetti di Proprietà: Bacchetta in legno di salice, peli di unicorno, 10 pollici, piuttosto flessibile ed un piccolo "scrigno" dove conservo lettere, libri, e foto incantate e non.

Nome Attore/Attrice utilizzato/a: Evan Rachel Wood

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(c) tutto sotto il mio copyright, leva quelle manaccie, ora u.u
 
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favole ginevra potter
view post Posted on 22/8/2011, 23:15




scheda approvata

 
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1 replies since 22/8/2011, 21:06   59 views
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