Charlotte Eleanor Potter

→ Charlotte E. Potter// Grifondoro→BACKGROUND:
→ sono la splendida stronza che tutti voi amate detestare.→NOME: Charlotte Eleanor; il suo primo nome deriva dal tedesco Karl che significa letteralmente ‘uomo libero ’, ed era dapprima utilizzato come titolo onorifico dei maestri di palazzo del re Merovingi. Non ha mai saputo il perché della scelta di questo nome, incredibilmente banale in Inghilterra ma piuttosto originale nella sua Bulgaria, poiché sua madre è sempre stata reticente, in merito. D’altronde, non le importa molto, visto che lo detesta sin da quando era bambina; lo reputa fin troppo lungo e inadatto alla sua personalità. Tuttavia, sono in pochi a potersi permettere di chiamarla ‘Charlie’, il suo soprannome più amato e, proprio per questa ragione, ben celato.
Ha anche un secondo nome, Eleanor, come quello della nonna materna, venuta a mancare qualche mese prima della sua nascita. Secondo alcune ipotesi, viene dal provenzale ‘Hellionor’, dove la prima parte ali- significa crescere, mentre il secondo elemento è di etimologia incerta, forse ‘luce’, per cui, per esteso ‘cresciuta nella luce ’. Lo adora, ma soltanto sua madre, e alcuni parenti , sono a conoscenza del suo secondo nome: ritiene sia eccessivamente “pomposo” presentarsi con entrambi.
→COGNOME: P o t t e r. Nove semplici, stupide lettere che formano il cognome forse più conosciuto del regno magico. Nove semplici lettere che, dal giorno del suo tredicesimo compleanno, hanno influenzato in maniera permanente l’intera esistenza di Charlotte. Fino ad allora, infatti, aveva portato, con orgoglio, il cognome della madre, un tipico cognome bulgaro, Valenskij. Il destino è strano, vero? Un attimo prima era una sconosciuta, un attimo dopo discende da una famiglia così nota. In realtà, ne è ancora turbata, malgrado siano passati ormai ben tre anni dalla ‘sensazionale scoperta’. D’altronde, il fragile castello di sabbia, quello che era il suo mondo, è stato spazzato via per via di nove semplici, stupide lettere.
→DATA DI NASCITA: 18 Aprile, all’alba, come sottolineava sempre sua madre, leggermente irritata.
→PROVENIENZA: E’ nata nella splendida Sofia, la “città che non invecchia” e la capitale della sua adorata Bulgaria. E’ lì che ha passato praticamente tutta la sua vita, e ora le manca terribilmente; è un posto molto gradevole, ricca di verde e con un clima mite. Si dice che sia persino una della prime città nate in Europa, dunque vanta una storia antichissima e, a sentir parlare Charlotte, incredibilmente affascinante.
→ETA': Ha da poco compiuto i “gloriosi sedici anni”, come sostiene scherzosamente, ma può dimostrarne tranquillamente qualcuno in più, per via del suo aspetto esteriore.
→CASATA DI APPARTENENZA: E’ forse Grifondoro la vostra via, culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria fa di quel luogo uno splendore.
→ANNO SCOLASTICO FREQUENTATO: Con suo grande rammarico, frequenta il sesto e penultimo anno ed è letteralmente terrorizzata all’idea di non dover più tornare nella sua adorata, e nuova!, scuola. Si è trasferita da pochissimo, e ora rimpiange amaramente di non aver frequentato Hogwarts da subito.
→ALLINEAZIONE: Ancora indefinita; Charlotte ha un’idea piuttosto pratica in proposito: secondo lei il bene e il male non esistono davvero, esiste semplicemente la vita e ciò che ognuno di noi decide di fare con essa. Sostiene che sono le scelte che si compiono ogni singolo giorno a determinare il nostro allineamento, a partire dalle azioni apparentemente frivole a quelle ben più decisive, e non soltanto i buoni sentimenti che talvolta si esprimono. Il suo allineamento è tendenzialmente positivo, ma Charlie non nega che farebbe qualsiasi cosa, persino ricorrere a mezzi non propriamente legali o considerati ‘malvagi’, per difendere se stessa e coloro che le stanno a cuore.
→INCANTESIMI CONOSCIUTI: Tutti quelli del sesto anno, ovviamente, e molti di magia oscura, che ha imparato – malvolentieri – nella sua vecchia scuola.
→ANIMALI POSSEDUTI: Pur non amando molto gli animali, e non avendo pazienza con essi, ha una gattina cui è incredibilmente affezionata, trovata durante una gita dell’estate passata. Il suo nome è Gwenda, ha un pelo folto e bianco, due luminosi occhi gialli e un carattere irascibile come quello della sua adorata padroncina. Non si separa quasi mai da Charlie ed è incredibilmente gelosa, nonché pronta a graffiare chiunque le si avvicini.
→OGGETTI POSSEDUTI: Tutto quello che le appartiene, è riposto nel suo baule a doppio fondo, che non manca mai di ripulire e tenere scrupolosamente in ordine. Tuttavia, gli oggetti a cui è più legata sono principalmente due: una scatolina in legno di ciliegio, che contiene i suoi otto diari e un medaglione in oro con, all’interno, una foto di lei e sua cugina Favole, da bambine.
→DESCRIZIONE FISICA: Era stata una principessa di sangue e di fuoco, la cui anima, inesorabilmente spezzata, era stata dimezzata dal dolore, inevitabile dolore che l’avrebbe accompagnata, forse per sempre. La mente e il cuore erano stati dilaniati, trasformandola in una fata di neve, l’incubo della notte in cui le fiamme le avevano portato via tutto, riducendo la sua vita a un cumulo di cenere e eterna sofferenza.

Due imperscrutabile pozze azzurre, l’unico punto di luce in un volto altrimenti troppo pallido; danzano le fiamme del peccato negli occhi di Charlotte, illuminandole lo sguardo di una bagliore scintillante e al contempo assurdamente inquieta. Il suo sguardo è carico di sentimenti ma non ne accenna realmente nessuno, intrisi di un’antica tristezza di cui, nemmeno volendo, riuscirebbe a liberarsi. Hanno il colore del cielo prima della tempesta: un celeste scuro, screziato di grigio che, intorno alla pupilla, assume riflessi color nocciola ; ha il vezzo, terribilmente ammaliante e civettuolo, di abbassare gli occhi e poi ri-alzarli come se avesse sentito qualcosa di estremamente intrigante e indecente.
Il suo sorriso, per quanto anch’esso sia molto raro, non si estende mai, non arriva mai agli occhi, che rimangono dunque saturi di una rassegnata malinconia. Ha una bella bocca, che molti in passato hanno lodato con ardore e desiderato a lungo: di un tenue rosa, sufficientemente carnosa ma dalla forma leggermente allungata, non si distende mai a scoprire la chiostra di denti di regolare misura. Il suo bel volto, che secondo suo padre ricordava un vecchio cammeo appartenente molto tempo prima alla sua famiglia, ha una forma ovale e, un certo numero di nei, segnano la pelle priva di imperfezioni. La sua carnagione è rosea e vellutata, talmente delicata da impedirle di passare più tempo del dovuto alla luce del sole, per prevenire ustioni; il naso, eredità della madre, è diritto e di giuste dimensioni. Ad incorniciare il suo volto dai lineamenti dolci è una folta chioma di un castano scuro, sfumato nel biondo e nel rosso, che assume molteplici riflessi, in particolar modo durante l’estate. Sono lunghi fino a metà schiena e, benchè siano di natura mossi, tende ad allisciarli frequentemente, lasciando che le ricadono delicatamente sulle spalle esili.E’ alta nella media – 1, 73 per meno chilogrammi di quanti sarebbe adatti alla sua altezza – ed ha un fisico estremamente fragile; ha la vita molto sottile, fianchi più larghi del dovuto e un ventre perfettamente piatto. Ha gambe magre, ma affusolate, e un seno piccolo, benchè perfettamente congeniato al resto delle sue proporzioni. Ha mani molto graziose: affusolate e estremamente curate, smaltate di tonalità diverse a seconda del suo umore; porta ai polsi sottili un certo numero di anelli, di media dimensione a cui è molto affezionata.
→DESCRIZIONE CARATTERIALE: Malgrado il suo aspetto fisico suggerisca fragilità e bisogno di protezione, Charlotte non è affatto una principessa in attesa di essere salvata. E’ formidabile, come ha sempre sostenuto sua nonna, non amabile.
Ed è certamente errato pensare che il suo carattere sia stato influenzato in qualche modo dalla sua situazione famigliare. Da quando aveva sette anni, il suo primo pensiero al mattino è: cosa devo conquistare oggi? Sin da bambina, la piccola di casa Valenskij era esuberante e sfrontata, l’unica e amata nipote a cui fu imposta, tuttavia, una rigida educazione. Nessuno dei suoi famigliari l’ha mai viziata particolarmente, sebbene in realtà le negassero ben poco, né erano indulgenti con lei. La tenerezza non avrebbe fatto di lei una combattente, una giovane che lotta con dignità per il proprio posto nel mondo.
La sua infanzia non è quella spensierata e gaia che si potrebbe immaginare, cresciuta senza una figura paterna e con una madre troppo giovane e quasi del tutto assente, la ragazza ha imparato da subito a cavare solo su se stessa. Charlotte Potter si fida ciecamente solo di Charlotte Potter, questo è ben noto a tutti.
E’ cresciuta nella convinzione che bisogna ingannare le sensazioni, non cedere ad esse. Disprezza tutto ciò che è debole, coloro che non hanno abbastanza coraggio per combattere con le unghie per ottenere qualcosa. Lei è, prima di qualsiasi altra cosa, una guerriera. E’ tenace e testarda, e non rinuncerebbe mai a qualcosa per cederla ad altri; è sempre stata gelosa di ciò che le appartiene, e la sua indole piuttosto violenta ha certamente peggiorato le cose. E’ fortemente competitiva, talvolta manesca e irrefrenabile. L’unico sentimento che non riesce a controllare è la collera: non riesce a nasconderla, ogni qualvolta esplode come un fiammifero sul suo volto pallido, e le riesce piuttosto difficile mentire.
E’ incredibilmente religiosa, al contrario di quello che sembrano credere gli altri, ed ha le idee chiare praticamente su tutto. Sa esattamente quello che desidera, e di avere i mezzi per raggiungere qualsiasi scopo; ragion per cui, non si fa alcuno scrupolo, se la cosa è ‘strettamente necessaria’ ad essere doppiogiochista e addirittura perfida. Tutti pensavano sarebbe finita tra le Serpi a causa della sua innata ambizione, ma non è accaduto, per somma gioia di Charlie. Adorava, e lo adora tutt’ora, comportarsi da padrona, impartire ordine a chiunque e, tutti coloro che la conoscono, o credono di farlo, sanno della sua impertinenza e della sua incapacità di tenere a freno la lingua. E’ molto impulsiva, e non riesce a tacere davanti a un ingiustizia, e in passato tutto questo le ha procurato non pochi guai.
Ciò nonostante, Charlotte non ha affatto una natura cattiva, quanto piuttosto leale: non manca mai di tener fede alla parola data, ed è sempre sincera e schietta, a volte fin troppo. Insicura, non ama rivelare agli altri quella sua parte più dolce e tende a non raccontare mai molto della sua vita personale. Inoltre, ha una caratteristica fondamentale per ogni Grifondoro: è coraggiosa, più di quanto si possa credere. Non scappa dinanzi a un pericolo, è pronta ad affrontarlo e a vincerlo.
E’ dotata di grande senso dell’umorismo e le sue battute pungenti suscitano sempre un sorriso al suo interlocutore. Ha una grande cultura, è appassionata e al contempo reticente, a volte anche maliziosa e provocante. Il suo è un temperamento ardito, benchè piuttosto aspro, ed è capace di amare profondamente, esattamente come sua madre. E’ molto auto – critica , eccessivamente rigorosa con la propria persona. Si è autoinposta dei limiti e nessuno potrà mai riuscire a farle cambiare idea. Fondamentalmente è una ragazza molto rigida, che avendo programmato ogni secondo della sua vita non lascia spazio a qualcosa che assomigli anche soltanto vagamente a un emozione troppe forte .
E’ schiva e riservata ,un blocco di ghiaccio indifferente a tutto quello che le accade intorno. Spesso questa sua indifferenza l’ha portata ad essere considerata come troppo piena di se e presuntuosa cosa che non potrebbe essere più falsa.
Charlotte non ha una buona opinione di tutto quello che ha che fare con se stessa poiché è fermamente convinta di distruggere tutte le persone che le stanno attorno. Se la circostanza lo richiede, può essere tenera e mite, ma il suo affetto è sempre tempestoso, mai controllato. Ama, e allo stesso tempo odia, incondizionatamente e in maniera totale.
→INTERESSI: In realtà, Charlotte non ha mai avuto tanti interessi, né hobby di qualsiasi genere: non è decisamente quel tipo di ragazza che ha sempre qualche impegno ed è letteralmente “sommersa” da essi. Quando era ancora piccola, passava la maggior parte del tempo a giocare spensieratamente in giardino, in particolar modo sull’adorata altalena o, in alternativa, leggendo qualche libro. Con il tempo, è diventata un’autentica appassionata di letteratura babbana, preferendo quella inglese e francese. Nel tempo libero, inoltre, le piace scrivere, inventare storie che aiutano a lasciare alle spalle la sua di storia, un fardello ben più pesante da portare. Ha da poco imparato a giocare a Quidditch e, nell’ultimo periodo, ci ha quasi preso gusto.
→ Forse non si desiderava tanto essere amati, quanto essere capiti.starring: Lyndsy Fonseca; code © Giada