• Sectumsempra ~ Harry Potter Gdr }

Comes and goes.

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favole ginevra potter
view post Posted on 28/5/2011, 15:26






Il Castello è salvo. Onore e gloria al buon nome dei Potter.

Gli Auror, gli esponenti del Ministero della Magia, i Professori. Non facevano altro che ripetere queste parole come una dolce cantilena. Si beavano dei risultati raggiunti, gioivano per la vittoria avuta. Ancora una volta Hogwarts era rimasta libera, libera da qualsiasi tenebra avesse voluto avvolgerla. E ancora una volta, artefice di questo colorato destino, era stato un uomo che comunque sarebbe stato accolto a braccia aperte anche solo per il suo cognome: Potter. Potter come suo padre, la celebre Speranza, colui che aveva liberato il Mondo Magico dalla furia di Lord Voldemort, ed eccolo, lui, Albus Severus, famoso per gesta degne di suo padre, degne di un vero Potter. Lui che aveva liberato il Castello ancora una volta, lui che aveva dissipato le ombre dentro cui eravamo stati gettati. Gli studenti non facevano altro che seguirlo per i Corridoi per chiedergli di firmare boccini d'oro, felpe delle proprie Casate, perfino qualche libro di Pozioni. No, Albus non si era allontanato da Hogwarts; lui e Bree Lestrange avevano deciso di soggiornare per qualche tempo e avevano perfino ringraziato gli Auror e il Ministero per l'ospitalità che il Castello garantiva loro. Ricevettero omaggi, regali preziosi, onori, privilegi, e non facevano altro che bearsi di tutto questo. Forse dovevo essere felice di quella situazione: dopotutto, chi ad Hogwarts poteva vantare di avere tutta la famiglia così dannatamente vicina? Mia madre e mio padre, finalmente insieme. Oserei dire 'come ai vecchi tempi' ma io quei tempi purtroppo o forse per fortuna non li avevo mai conosciuti. Sembravano aver ritrovato un'intesa, sembrava che fossero così vicini e felici, ma non capivo di che cosa potessero mai gioire. Anzi, forse lo capivo fin troppo bene: qualsiasi fosse il loro piano evidentemente stava procedendo verso la giusta strada. Ma fingevano così bene... Erano delle perfette icone, ciò che il Ministero aveva sempre desiderato da quando Harry James Potter aveva lasciato lo scettro di 'Salvatore dell'Anno'. Loro erano le nuove promesse... Le nuove Speranze... Perchè in fin dei conti il Mondo Magico aveva sempre avuto solo bisogno di questo: apparenza. Non gli importava della verità. Oh no, ai Maghi e alle Streghe interessava sentirsi al sicuro, anche se questo avrebbe comportato vivere ciò che gli restava in una completa bugia. Solo pochi di noi conoscevano la verità: Damien ovviamente, Clarissa, io, e... Keira. Si, mia sorella, anche se in realtà in quei giorni non sembrava così tanto preoccupata quanto noi, anzi. Ma forse era una mia impressione. Sapete che c'è? Da quel giorno presi ad allontanarmi... Mi sentivo sola, ma non mi andava di stare in mezzo alla gente, non mi andava di sentirmi dire continuamente: ehi Favole, perchè quell'aria da funerale? Non è mica morto nessuno sai? Tua mamma e tuo papà ci hanno salvati, non sei fiera di loro? Cavolo come sei fortunata... Li vorrei io dei genitori così. Eggià, le fortune della vita, visto? Ecco perchè lasciai tutto scorrere, senza fermare niente e nessuno... Clarissa e il suo ritrovato amore con Stephan dopo il casino in Sala Grande... Damien e Scharlet ad occuparsi di cose da lupi mannari... -tralasciamo la faccenda del mezzo-bacio non chiarito che è meglio per tutti- , Keira e la sua nuova cugina Astoria, con cui sembrava andare molto d'accordo ultimamente... Jamie e l'amore della sua vita... Jaques e Misha, la sorella ritrovata... E amen. Andava tutto bene, per una volta... Non per me, ma ci avevo fatto l'abitudine ormai. Forse ero anche consapevole di crearmi dei guai da sola, ma se così non fosse stato il mio cognome sarebbe stato decisamente diverso. Avevo deciso di isolarmi. Ne avevo assoluto bisogno... Avevo bisogno di capire, di ritrovare qualcosa che secondo me comunque avevo perso per sempre... Tutto ciò che conoscevo era andato in pezzi e non riuscivo più a trovare un modo per ripararlo. Ci avevo provato così tante volte da non ricordarmi neanche quante. Mi dispiaceva lasciare Hogwarts... Occhei, mancavano poche settimane alla fine delle lezioni, ma io proprio non reggevo più... Mi sembrava di impazzire... Ogni giorno andava sempre peggio; era come sentirsi in una prigione, ma era mai possibile sentirsi chiusi in casa propria? Io stavo scappando da ciò che era sempre stato l'unico luogo in cui mi ero sentita realmente a casa. Eppure era così. Eppure Hogwarts mi stava facendo mancare il respiro... Non era servito a nulla tornare nelle nostre rispettive Sale Comuni: niente più tende in Sala Grande, niente più Casate mischiate fra loro. Grifondoro con i Grifondoro, Serpeverde con i Serpeverde, Tassorosso con i Tassorosso, Corvonero con i Corvonero. Forse questo avrebbe dovuto farmi sentire meglio, ma fu peggio che mai. La mia stanza su al Dormitorio era ancor più stretta di quella tenda giù al Piano Terra. Dovevo andare via, volevo andare via... Volevo tenermi lontana da Albus, che aveva provato a parlarmi, ma mi ero negata abilmente ogni santissima volta. Volevo tenermi lontana da Bree, anche se lei pareva pensarla diversamente adesso. Volevo tenermi lontana da Clarissa, da Jamie e da Keira, per non rovinare le loro giornate. Volevo tenermi lontana da Damien perchè non faceva altro che confondermi le idee. E volevo tenermi lontana da Jaques, per svariati motivi, ma anche perchè lui aveva espressamente chiesto di non vedermi nè sentirmi più per il momento. Cosa mi restava ad Hogwarts? Per adesso fondamentalmente niente, anzi, mi stava levando ancor più vita di quanto già avessi perso... Ecco perchè in quel momento stavo sulla soglia di camera di Jamie con una mano che reggeva a fatica il baule spintonato anche a 'musate' da Anakin, e con l'altra mano che reggeva un bigliettino con un pezzetto di magiscotch per appenderlo alla porta di orso. Il pezzo di pergamena recitava così:

Ehi orso, non ti ho trovato in stanza... Stai facendo le cose sporche con Andyna? Bravo, così si fa... Volevo solo salutarti, vacanze estive anticipate, parto prima da Hogwarts quest'anno. Non posso darti l'indirizzo preciso di dove andrò, magari ti spedisco un gufo più avanti. Salutami tutti quanti i Gryffindor, e digli che ci vediamo l'anno prossimo. Mi mancherai tanto... Favole.

Occhei, della serie che mi veniva da piangere, mi trattenni come al solito, ma stavolta non è che la cosa mi riuscì molto bene. Bagnai la pergamena e mi affrettai ad asciugarla mormorando un flebile incantesimo alla bene meglio. Attaccai il foglio sulla porta della camera del mio migliore amico, e poi volsi gli occhi color verde-smeraldo su Anakin:

Te lo avevo promesso... Quando sono venuta a riprenderti alla Stamberga Strillante... Ricordi Ani? Ti avevo promesso che saremmo stati via, io e te, e nessun altro... Sto solo mantenendo la promessa...

Anakin guaii triste, ma quando mi incamminai verso il buco del ritratto mi seguì senza guardarsi indietro. Scesi le scalinate in marmo e loro cambiarono per ben tre volte, quasi come se volessero farmi cambiare idea, ma nella mia testa pensai solamente che, come disse una Strega molto dotata tempo prima, 'alle scale piace cambiare'. Arrivai finalmente al Piano Terra e mi fermai un momento poggiando il baule sul pavimento di fredda pietra e riprendendo fiato. Avevo chiesto il permesso di andar via alla Preside e lei aveva accettato quasi di buon grado, come se sapesse... Avevo detto al Professor McClay che l'ultimo tema di Pozioni di fine anno glielo avrei spedito via gufo... Avevo detto a Clarissa e a Keira che avrei scritto loro. Avevo anche espressamente detto a Dam di non cercarmi, anche se sapevo che non mi avrebbe dato retta. E a Jaques... Niente... Non mi sarei imposta... Aveva detto di non volermi parlare, lo avrei rispettato. Tanto comunque a fare la spia ci avrebbe pensato il suo nuovo angelo custode: Michele. Sollevai gli occhi verdi sulle pareti e guardai per l'ultima volta i quadri che mi fissavano dalle loro cornici. Alcuni avevano lo sguardo lucido, altri bisbigliavano. Sarei tornata, questo sicuramente... Ma non potevo restare, non per ora... Timidamente, e perfino scioccamente a dire la verità, sollevai una mano per salutare... Forse i soggetti dei quadri stessi... Forse Hogwarts... Poi voltai le spalle al Salone di Ingresso e uscii dal Portone di Quercia nell'aria tiepida di inizio estate, Anakin che trotterellava come una guardia al mio fianco. Salimmo su una carrozza trainata dai Thestral, destinazione: per il momento Il Paiolo Magico. No, non sarei comunque tornata alla mia casa di Londra, avrei trovato un'altra sistemazione. Osservai dal finestrino il profilo del Castello finchè la carrozza non svoltò sulla collina e quello scomparve alla mia vista.
 
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