• Sectumsempra ~ Harry Potter Gdr }

Connor Zdravei.

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Connor Zdravei
view post Posted on 25/4/2011, 18:05






Nome: Connor, significa "amante dei cani" o "amante dei lupi" e deriva dal nome gallese - Conchobhar.

Cognome: Zdravei.

Età + Anno Scolastico Frequentato: 16 anni, sesto anno.

Data di Nascita: 24 Aprile 1993.

Provenienza: Sofia, Bulgaria.

Allineazione: neutrale, per ora.

Storia PG: da bambino mi dicevano sempre -Onora il padre e la madre, compi i sacrifici per la terra, e non far mai arrabbiare il lupo.- Già, il lupo... MI chiamo Connor Zdravei, sono nato a Sofia la capitale della Bulgaria, ma ho sempre vissuto in un villaggio situato sulle colline più alte. Una grande vallata si faceva spazio tra immense foreste e larghe radure. Là, una manciata di casupole era riunita da generazioni e generazioni. I miei genitori avevano sempre vissuti lì, i miei nonni anche, i miei bisnonni, i nonni dei miei bisnonni e così via, andando sempre più indietro nel tempo. Il mio villaggio si chiama Shiloh ed è abitato prevalentemente da cacciatori, fabbri, contadini, allevatori e da un prete cattolico/cristiano che ogni Domenica ci lava dai nostri peccati. La mia famiglia, modesti taglialegna da generazioni e generazioni, aveva un ruolo importante all'interno del villaggio: alimentare i fuochi, riscaldare le abitazioni, costruire basi per le armi che poi i fabbri avrebbero prodotto. Si, forse non eravamo esattamente al passo con i tempi, ma a noi piaceva vivere in questo modo: in mezzo alla natura, a contatto con qualcosa di estremamente concreto. Fin da bambino ho sempre avuto la passione per le piante. Raccoglievo le foglie cadute dagli alberi, le infilavo in una bisaccia e scappavo a casa correndo, impaziente di poterne analizzare le proprietà e gli usi che se ne potevano fare. Forse fu per questo che mia madre mi regalò una cassetta di provette per il mio settimo compleanno. Avevo uno spiccato sesto senso per Pozioni ed Erbologia. Si, ero un Mago. Questo era poco ma sicuro. Non sapevo ancora padroneggiare la magia perchè ero ancora piccolo, ma di tanto in tanto mi capitava qualche assurdo incidente. Quando piangevo, i vetri di casa si frantumavano. Smettevo di piangere e quelli tornavano al loro posto. Se mi arrabbiavo si alzava un vento fortissimo e gelido, e non smetteva di soffiare fino a quando non mi calmavo. Cose da piccoli Maghi insomma. Mia madre, una Strega alquanto brillante, era l'Oracolo del villaggio. Non ben vista da Padre Soloman ovviamente, il quale l'accusava spesso di avvelenare gli animi puri della povera gente di Shiloh. Ma erano anni ed anni ormai che la famiglia Zdravei abitava là, si erano integrati, la comunità li aveva accettati, anche se erano sempre visti con un pò di timore e paura da alcuni. Mia madre era talmente abile in Divinazione che le donne del villaggio, incuriosite dalla sua magia, venivano spesso in casa nostra per farsi leggere i fondi di thè o per consultare la sfera di cristallo. Padre Soloman passava di tanto in tanto davanti alla nostra porta di ingresso e pronunciava qualche strana litania in latino. Una volta, quando mi costrinse a fare la Comunione Santa, mi disse che sicuramente Il Santo Padre ci avrebbe perdonato... Avrebbe perdonato me e la mia famiglia infangata da una tale maledizione. Oh si, perchè al villaggio essere un Mago o una Strega era considerato come un Dono del Diavolo, eppure lì a Shiloh avevamo trovato rifugio, dopo tanto pellegrinare... Tuttavia gli abitanti sembravano più curiosi che spaventati, anche se i più anziani non osarono mai avvicinarsi più del necessario alla mia famiglia. Ma forse ci tenevano ancora là per via di mio padre. Lui, un babbano, non possedeva poteri magici. Era l'erede di una delle famiglie fondatrici di Shiloh. Si, era sicuramente per questo che ancora non ci avevano cacciato via, e forse era per questo che Padre Soloman non aveva ancora esorcizzato me e mia madre. O forse si trattava di qualcos altro... ? Il paese di Shiloh, quel piccolo villaggio sperduto fra le colline innevate, doveva affrontare una minaccia ben peggiore di una Strega abile in Divinazione che giocava a fare la Cartomante, e di un Mago ancora piccolo per poter rappresentare un pericolo. Il Lupo... Il Lupo cattivo. Shiloh era costretta a donare una decima del suo raccolto migliore alla Bestia; in cambio riceveva protezione e la promessa di nessun attacco ai suoi abitanti. Era un patto, un solenne patto che a quanto ne sapevo io durava da secoli e secoli. Il Lupo, sempre lo stesso giorno di ogni anno, veniva a riscuotere durante la notte di Luna Rossa; così la chiamava Padre Soloman, perchè si diceva che il tributo dovesse essere un tributo di sangue. Infatti venivano sacrificati agnelli, maiali, perfino un asino una volta, che io ricordi. Durante quella notte, le finestre venivano sprangate, le porte chiuse con i chiavistelli, le luci spente... Shiloh rispettava e onorava la venuta del Lupo. E lui veniva, sempre... Non mancava mai all'appuntamento. I giorni seguenti Shiloh si risvegliava, davano feste, banchetti, musica... Per festeggiare l'ennesimo tributo. C'è una cosa che mi chiedo: si può essere schiavi per sempre di una Bestia? E poi tutto cambiò, all'improvviso. Una notte di luna piena... Mia madre fuori, nel bosco, a raccogliere erbe per preparare una pozione. Non tornò più a casa. Il mattino seguente ritrovammo il corpo dilaniato dal morso di un Lupo. Non era mai accaduto, la Bestia aveva forse infranto la sua promessa? Perchè? Si seminò il panico a Shiloh, a me crollò il mondo addosso. Se prima rispettavo e onoravo quella Bestia, in quel momento, mentre il corpo di mia madre bruciava, giurai di ammazzare con le mie stesse mani qualsiasi Lupo Mannaro che avesse infranto il patto con gli uomini. All'età di 11 anni, esattamente un anno dopo la morte di mia madre, ricevetti la lettera per frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Sofia, e così partii, ma durante le vacanze mi preoccupavo sempre di tornare a Shiloh, se non altro per mettere in riga quell'ubriacone di mio padre. E poi accadde che un giorno uno studente della scuola si permise di pronunciare delle parole poco carine su di me, sulla mia famiglia, sul villaggio... "Zoticoni, ignoranti, paesanotti, megere..." Il risultato fu che si ritrovò con le costole rotte in Infermeria. Violenza non ammessa alla Scuola di Sofia. Venni spedito ad Hogwarts. Si diceva che in Inghilterra fossero tutti più "libertini", ma si diceva anche che in quel Castello ci abitasse ogni genere di creatura, ad esempio i Greyback... Famosa stirpe di Lupi Mannari. Ed io? Ancora li disprezzavo? Ancora volevo uccidere quelle Bestie? Bè si, certo. Peccato che non avevo idea che di lì a pochi mesi sarei diventato uno di loro.

Casata di Appartenenza: Slytherin.

Carattere: sfacciato, a tratti arrogante; ma è solo per dimostrare la sua sicurezza e per mascherare le debolezze che cela dentro al suo cuore. Presuntuoso, ma solo in apparenza; ama beffarsi delle persone, soprattutto di quelle che a suo parere non riuscirebbero mai a capirlo. Prendersi gioco di questi individui è il suo passatempo preferito. Ti fa credere di avere importanza, in realtà un'ora dopo si sarà già dimenticato il tuo nome. Indipendente, odia rendere conto a qualcuno. Se potesse si occuperebbe di qualsiasi cosa senza chiedere l'aiuto di nessuno. Estremamente geloso, geloso delle sue cose. Possessivo, ossessivo oserei dire. Parecchio provocatore, ama le sfide e non si tirerebbe mai indietro, anche se ne andasse della sua stessa vita. Ha un carattere difficile, non tutti riescono a capirlo. Da un'impressione sbagliata di sè, ma è questo che vuole, tranne con le persone che gli stanno veramente a cuore.

Aspetto Fisico: capelli scuri, occhioni scuri dal taglio leggermente allungato. Ha uno sguardo che potrebbe uccidere, sia in senso positivo che in senso negativo. Riesce a perforarti l'anima, fidatevi, è la sua arma segreta. E' abbastanza alto, fisico asciutto. Nessun segno di particolare rilevanza in effetti. Sembra un ragazzo come un altro, ma se ci si sofferma più attentamente fa quasi paura, è inquietante. E' come il vicino della porta accanto, così normale, ma tu sai che nasconde qualcosa.

Interessi: ama le erbe e le piante. Vorrebbe diventare un chimico erbologista. La sua materia preferita non a caso è appunto Erbologia. Si interessa di Wicca, magia estremamente antica e potente. Ha una collezione di amuleti e di cristalli.

Incantesimi Conosciuti: tutti quelli appresi a scuola.

Animali Posseduti: nessuno.

Oggetti di Proprietà: - bacchetta in legno d'ebano, 13 pollici, con cuore di pelo di Lupo Mannaro;
- Un bracciale in cuoio che gli è stato regalato da un suo amico fabbro;
- Un'accetta antichissima appartenuta a suo nonno;


Nome Attore utilizzato: Shiloh Fernandez.
 
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favole ginevra potter
view post Posted on 25/4/2011, 18:22




SCHEDA APPROVATA

 
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