• Sectumsempra ~ Harry Potter Gdr }

Le promesse vanno onorate no?

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Tomas Svensson
view post Posted on 22/4/2011, 13:40




Mooolto tempo prima dell'attacco al Ministero della Magia da parte dei Mangiamorte evasi ad Hogwarts e della conseguente decisione dei grandi elettori di portare il Ministro della Magia in un luogo sicuro per evitare che venisse assassinato (tra l'altro è curioso il fatto che il Ministro stesso della Magia Svensson non avesse voce in capitolo nelle questione relative alla sua incolumità, ma ci fosse un board preposto a ciò), il suddetto Ministro aveva fatto una promessa che intendeva mantenere ad un Auror, precisamente ad un Auror donna (c'è sempre stata parecchia incertezza nei documenti ufficiali sul come chiamare un Auror di sesso femminile ma alla fine per convenzione s'è deciso di non fare alcuna distinzione di genere).
La promessa consisteva nell'invitare a cena miss Ophelia Jane Parkinson qualora lei fosse riuscita a catturare i cinque criminali affidategli come missione nell'ultimo mese.
Magari era stato un incentivo anche fin troppo generoso, visto che la succitata Auror s'impegnò strenuamente e riuscii a riportare nelle patrie galere il contingente di criminali nella metà del tempo concessole...forse bisognava pensarci su la prossima volta prima di promettere appuntamenti così a cuor leggero...oppure bisognava estendere questo metodo anche agli altri Auror di sesso femminile, magari perchè così si stimolava la loro efficienza...
Comunque, bisogna dire che non mi dispiaceva affatto mantenere questa promessa, soprattutto per via della compagnia...soltanto un cieco avrebbe potuto affermare il contrario, perchè miss Parkinson era proprio una gran bella donna, una di quelle che avevano un codazzo chilometrico d'ammiratori (confesso che a volte era passata per la testa pure al sottoscritto l'idea di provare ad invitarla ad uscire, ma appena la mia testa faceva capolino nel Quartiere Generale degli Auror venivo assediato io dagli Auror e comunque trovavo lei attorniata sempre da uno o due spasimanti), simpatica e abile intrattenitrice, ma sul cui conto circolavano le voci più disparate...
Tuttavia, avevo un piano in mente per la serata ben preciso, visto che dovevo strappare alla reticente Miss Parkinson molti segreti e molte mezze verità che in parecchie conversazioni evitava accuratamente di dire...tra l'altro non capivo assolutamente il perchè avesse questa bruttissima abitudine di non concludere i discorsi dopo che li introduceva...io proprio non sopportavo quel tipo di persone...perciò stasera, con il sapiente aiuto dell'alcool (punto debole di Miss Parkinson, o meglio, rispetto al sottoscritto non lo reggeva per nulla) avevo pianificato di estorcere le informazioni mancanti al puzzle...
M'ero vestito abbastanza elegantemente, ma giovanile (come d'altronde ero, visto che con i miei venticinque anni ero il Ministro della Magia più giovane della storia), con una camicia gialla che s'intonava con la macchina scelta per la serata e un completo nero, nuovo fiammante...ma mentre attendevo miss Parkinson davanti al ristorante (la prassi e il galateo implicavano l'andare a prendere la dama al proprio alloggio, ma sfortunatamente e purtroppo, non conoscevo per niente l'indirizzo, altrimenti sarei andato volentieri), mi sentivo stranamente nervoso.
E ciò era anche oltremodo evidente dal mio camminare nervosamente su e giù davanti all'ingresso del ristorante, perchè la dama era parecchio in ritardo (come consueto e come ampiamente conosciuto dalle voci che dicevano che era una tremenda ritardataria) e io temevo fortemente in un bidone colossale, diventando così lo zimbello di tutto il Ministero...non erano proprio dei pensieri consolanti e incoraggianti quelli che mi passavano per la testa in quei momenti lo confesso...
Anzi, per farla breve, speravo che Miss Parkinson si facesse vedere prima che i padroni del ristorante magico "La Zucca d'Oro" mi venissero a comunicare con loro sommo dispiacere il fatto che il miglior tavolo per due del ristorante era stato dato ad altri clienti danarosi in quanto il signor Ministro della Magia e la sua dama erano in totale ritardo...

Dai Ophelia sbrigati...non tirarmi questa sola!
Potrebbe essere l'unica occasione che mai avrò per farti confessare...


Pensavo tra me e me, dimenticandomi del tutto del canonico "lei" e del fatto che considerati i pensieri sembravo parecchio opportunista uscendo con una bella donna soltanto per estrapolare informazioni...quasi fossi tornato ai tempi in cui ero Auror e dovevo usare queste tecniche per intortare i Mangiamorte di sesso femminile (pure per questo termine non v'era differenza tra il genere maschile e quello femminile stranamente...). Sì, perchè il pensiero di poterci provare con Miss Parkinson era proprio off-limits, considerato il fatto che lei probabilmente usciva a rotazione con uno tra Brad, Philiph, Joshua o Orlando, tutti suoi colleghi tra gli Auror, o con qualche altro sconosciuto e considerato soprattutto il fatto che non aveva mostrato il benchè minimo segno d'interesse nei miei confronti...
Megli focalizzarsi sull'ottenere le informazioni volute!


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‚‚Ophelia
view post Posted on 23/4/2011, 13:52




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Era nato tutto come un gioco, un paio di battute, una scommessa...
“Catturi quei cinque evasi e la porterò fuori a cena”.
Così mi aveva detto, con quel tono di voce un po’ scherzoso e con quell’aria di chi forse non credeva ci sarei riuscita in breve tempo. Ma evidentemente il soggetto in questione non sapeva che avevo pressoché dedicato tutta la mia vita post-Hogwarts al mio lavoro, il quale potevo affermare, senza modestia, di svolgere più che egregiamente. Anche perché, se così non fosse stato, non sarei divenuta quel che sono adesso all’età di soli ventiquattro anni.
Ma il punto non era quanto fossi brava nella mia occupazione, ma la mia voglia di vincere la scommessa, ovvero di andare a cena con il primo Ministro.
Sinceramente avevo sempre sperato che ciò prima o poi accadesse, nonostante non ci avessi mai creduto davvero: da quando lo conoscevo, Tomas, non si era dimostrato in una sola occasione interessato alla sottoscritta...il che mi portò a pensare che non gli piacessi nemmeno esteticamente.
E dire che in vita mia non avevo mai avuto problemi del genere: di persone interessate a me ce n’erano...nonostante io non fossi interessata a loro.
Confesso che da un po’ di tempo mi tenevo lontana da possibili legami sentimentali. Magari lo facevo anche inconsciamente: inconsciamente tendevo ad allontanare le persone da me, e questo forse perché ci sono certi traumi del passato che, a distanza di anni ed anni, ti rimangono comunque dentro, indelebili e difficili da scacciar via.
Tuttavia è anche vero che ci sono certe persone capaci di farti superare tutto questo, e di farti provare, inconsapevolmente, emozioni dimenticate da tempo.
Era il caso di Tomas, questo? Forse. Fatto sta che, ogni volta che lo vedevo, venivo colta da quel particolare morso allo stomaco e da quell’aumento di palpitazioni che potevano preannunciare solamente una cosa...
Ecco quindi spiegato il perché ci tenessi tanto a vincere quella scommessa, anche se lui non poteva neanche lontanamente immaginare che fosse questo il motivo. E forse nemmeno mai gliel’avrei fatto capire...poi chissà.
Inoltre c’era la questione delle cosiddette “confessioni lasciate a metà”...o almeno così sosteneva lui, specie perché a me non era mai parso di iniziare discorsi e poi non finirli. Si ok, magari poteva esser successo una o due volte...ma giusto per via del fatto che mi stavo lasciando andare a discorsi un po’ troppo personali.
Sarebbe dunque riuscito lui ad estorcermi queste informazioni? Ne dubitavo seriamente...anche se forse bevendo qualcosa di troppo...
Ma al momento non volli pensarci, specie perché ero in un clamoroso ritardo: avevo perso la cognizione del tempo all’incirca quando, indossando il vestito che avevo programmato di mettere per quella serata, improvvisamente mi sembrò inadatto.
Odiavo totalmente quei momenti: era infatti da due-tre giorni che pensavo a cosa indossare per l’occasione, e adesso che avevo deciso, ritrovarmi a cambiare programmi all’ultimo minuto, non era decisamente il massimo...
Quindi non è che fosse proprio mancanza di organizzazione la mia, quanto piuttosto uno sfortunato imprevisto.
Alla fine optai per un vestitino nero, piuttosto corto in effetti, ma che il mio fisico mi permetteva di indossare. E piacergli era l’unica cosa che al momento sentivo di desiderare, nonostante molto probabilmente, mi stessi solamente illudendo di un qualcosa che mai sarebbe accaduto.

Bacchetta, rossetto, chiavi...


Pensai, controllando il contenuto della mia pochette. Si, avevo preso tutto.
Uscii dunque velocemente di casa, camminando sui tacchi alti che avevo indossato per l’occasione, per poi smaterializzarmi nel luogo dove avevamo appuntamento.
Sinceramente non ricordavo il nome del ristorante, ma conoscevo la zona. E non ci misi molto a riconoscere una figura che camminava avanti ed indietro, davanti all’ingresso del locale.
Dio se ero nervosa...

Buonasera.

Dissi, con un sorriso, una volta raggiunto. Rimasi un attimo in dubbio su come salutarlo...ma alla fine optai per i classici due baci, uno per ogni guancia.
Sperai che non si fosse accorto del mio ritardo, ma forse era troppo sperarlo, vero?
Lasciai così vagare i miei occhi su di lui: era elegante, ma in modo diverso rispetto a quello in cui si presentava a lavoro...


Edited by ‚‚Ophelia - 23/4/2011, 22:47
 
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Tomas Svensson
view post Posted on 23/4/2011, 21:03




Quando stavo per cedere e dire al cameriere di servizio all'ingresso che poteva riallocare ai clienti in attesa il tavolo, il rumore caratteristico d'un paio di scarpe col tacco alto, azzarderei 12 o 13, che s'avvicinavano alla mia posizione in perenne movimento avanti e indietro (benedetto effetto Doppler relativo alle onde sonore che avevo appreso durante le mie elementari in Svezia), attirò la mia volatile attenzione e mi indusse ad alzare la testa verso la provenienza del suono.
Dire che restai leggermente sbalordito e stupito è riduttivo, poichè la locuzione adatta sarebbe "a bocca aperta", ma un Ministro della Magia non può di certo comportarsi in maniera simile in pubblico, però se avessi avuto la possibilità di reagire in quella maniera, come un comune mortale, l'avrei fatto senza pensarci su due volte...
Perchè Ophelia con quel vestitino lì era proprio magnifica, tanto da farmi dimenticare per qualche istante le priorità della serata, ovvero reperire le informazioni per completare quell'affascinante quadro che era quella giovane donna...
Sperai di non essere stato scoperto in quegli istanti di turbamento, anche se quelle gambe lunghe e sensuali continuavano a scombussolarmi l'ordine razionale dei pensieri, e sorrisi nel vederla arrivare dopo tutto quel tempo che l'avevo attesa.
Contraccambiai con delicatezza e eleganza i due baci di rito sulla guancia, anche se una vocina dentro al mio cervello suggeriva ben altro tipo di bacio, prima di aprire bocca per parlare.

Buonasera Miss Parkinson...
per fortuna che è arrivata ora, altrimenti il nostro tavolo sarebbe stato offerto ai clienti in trepidante attesa...
Entriamo?


Le domandai sorridendo, porgendole il braccio muscoloso coperto dalla giacca, per condurla all'interno del ristorante, verso il tavolo che ci era stato assegnato e una volta lì, spostarle la sedia per farla accomodare, prima di sedermi a mia volta.

La trovo molto elegante Miss Parkinson stasera...anche se devo dire che son abituato a vederla in abiti più morigerati.

E se è giunta in ritardo per prepararsi, la potrei quasi perdonare, notando lo splendido risultato.


Dissi con gentilezza, facendo i consueti complimenti di rito, per alleggerire l'atmosfera e stemperare l'iniziale tensione, tuttavia stavolta c'era un qualcosa di personale, di veritiero in quei complimenti, non erano soltanto una mera formalità.
Tuttavia, non potevo permettere a questi istinti animaleschi, primordiali, suscitati dall'abito succinto e dal fisico invidiabile di Ophelia di distrarmi dall'obiettivo.
E per agevolare ciò, incominciai a riempire i bicchieri di vino, curioso di vedere quanto sarebbe stata capace di reggere senza iniziare a diventare loquace più del solito...perchè Miss Parkinson di certo non era una donna silenziosa, anzi, adorava conversare...
 
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‚‚Ophelia
view post Posted on 23/4/2011, 21:45




Si, decisamente si era accorto del mio ritardo...ma era inevitabile, nonostante avessi nutrito la folle e flebile speranza che anche lui fosse arrivato solamente da qualche minuto e che non mi avesse attesa poi tanto.
Non che amassi farmi aspettare: io personalmente odiavo i ritardatari, ma aimè, la puntualità era una dote che mi aveva abbandonata ormai da tempo...specie per quanto riguardava impegni che richiedevano una particolare preparazione.

Già, proprio una vera fortuna...

Risposi, mentre prendevo il suo braccio per farmi scortare dentro. Non ero mai stata in quel ristorante, ma subito fu di mio gradimento: era senza dubbio un posto molto carino ed elegante. Adatto ad una serata come quella insomma.
Quindi ci accomodammo, ed io mi stupii non poco quando lui venne a scostarmi la sedia per farmi sedere: nessuno mai aveva fatto un simile gesto di galanteria nei miei confronti. Anzi, mi sorpresi del fatto che ci fossero ancora uomini capaci simili cose.
Dunque lo ringraziai, ed attesi che prendesse posto a sua volta.

Allora sono lieta di sapermi perdonata, Ministro.
Sa, ci tenevo ad indossare qualcosa che avrebbe reso giustizia alla mia vittoria.


Dissi, con un sorriso, perché quei complimenti, per quanto formali e probabilmente necessari fossero, mi fecero piacere.
E ovviamente con le mie parole mi riferivo alla vittoria circa la nostra scommessa, la quale mi aveva portata in quel ristorante, insieme a lui.
Distolsi così gli occhi dai suoi quando lo vidi prendere il vino, che già era sul tavolo, e versarlo nei nostri bicchieri, intanto che io mi toglievo la giacca e la posavo sullo schienale della sedia: faceva piuttosto caldo in quel locale; fui quindi contenta di non essermi vestita molto.

Ma la informo anche che non riuscirà mai ad estorcermi quelle informazioni che si è prefissato di sapere. Le consiglio quindi di arrendersi.

Aggiunsi, in tono ironico ovviamente, anche se in quelle parole c’era un fondo di verità.
Una volta pieno, e dopo averlo ringraziato, presi il mio bicchiere e lo sollevai, allungandolo appena in quella direzione.

A cosa brindiamo?

Domandai poi, pensando che non sarebbe stata proprio una buona idea iniziare a bere a stomaco vuoto. Insomma, certo io non conoscevo le abitudini di lui, ma se avessi vuotato il contenuto di quel bicchiere senza metter in bocca niente, sinceramente, a quel punto, non so cosa avrei potuto rivelargli...ma sicuramente sarebbe stato qualcosa di troppo...

 
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Tomas Svensson
view post Posted on 24/4/2011, 01:15




Una cosa che mi risultava particolarmente a stento sopportabile era quando le persone si pavoneggiavano o si comportavano in maniera tronfia. E purtroppo per il sottoscritto Miss Parkinson stava già iniziando a far pesare la sua presunta vittoria, quando aveva semplicemente adempiuto al suo dovere.
Ovviamente la celerità e l'efficienza con cui l'aveva svolto eran degni di nota, ma ciò non era una buona ragione per essere boriose, anche se a malincuore dovevo concordare che il vestito scelto per celebrare l'occasione, rendeva proprio giustizia...

Perchè, se "perdeva" come si sarebbe vestita? Da sciattona?

Domandai sorridendo divertito, non riuscendo più a comprimere la vena ironica che a volte erompeva spontaneamente, ma solamente in contesti non formali, perchè guai a me se mi sfuggiva qualche commento di questo tipo al Ministero.
Udendo le sue frasi successive, inarcai un sopracciglio, poichè se non avessi avuto quella speranza, difficilmente ci saremmo trovati seduti attorno a questo tavolo.

Arrendermi? Giammai! In un modo o nell'altro, riuscirò ad ottenere risposta alle sue mezze frasi, altrimenti non sarei qui!

Pronunciai fieramente, con un tono vagamente melodrammatico, per poi rincarare la dose, aggiungendo...

Piuttosto lei, Miss Parkinson, perchè ha accettato questa scommessa, sapendo benissimo quali sarebbero stati gli argomenti di discussione?

Era una curiosità reale, poichè ero assolutamente sicuro che lei poteva trascorrere dei venerdì sera molto più interessanti rispetto a questo, che consisteva nel cenare con il suo capo supremo del lavoro soltanto perchè aveva vinto una scommessa posta un mese prima...
Presi a mia volta il mio bicchiere, lo avvicinai al suo, e dopo una breve ma attenta ponderazione, trovai il brindisi adatto a quella situazione, omaggiando al contempo una delle caratteristiche estetiche dei due presenti...

Brindiamo alla bellezza...e alla possibilità irreale che essa non sfiorisca mai...

Dopo aver leggermente sfiorato il suo bicchiere col mio, me lo portai a contatto alle labbra, fissando diritta negli occhi la dama, e bevendo senza indugi e particolari problemi il contenuto del bicchiere svuotandolo, sperando che pure lei facesse lo stesso, così avevo già l'occasione di riempirle un altro bicchiere di vino prima dell'effettiva consumazione del pasto...
Mentre scorrevo con lo sguardo il menù, anche se da assiduo cliente lo conoscevo quasi alla perfezione, decisi di fare una domanda personale, che molto probabilmente avrebbe ricevuto una risposta soltanto verso la fine della serata, quando le dosi alcoliche presenti nel suo sangue sarebbero state tali da impedirle di ragionare sensatamente.

Allora Miss Parkinson, come procede la sua vita sentimentale?
Ho sentito che è stata parecchio frenetica ultimamente...


Dissi ironicamente, in quanto avevo avuto sentore che usciva con svariati colleghi, anche se non si sapeva quale rapporto avesse con ciascuno di loro, mentre indicavo al cameriere la mia ordinazione preferita, un bel piatto di lasagne.
 
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‚‚Ophelia
view post Posted on 24/4/2011, 14:47




Sollevai un sopracciglio a quel suo commento ironico: da sciattona io? povera me, cosa mi toccava sentire...

La lascerò nel dubbio e con la facoltà di credere ciò che preferisce.

Risposi, lasciandomi sfuggire una risatina quando affermò, con assoluta certezza, di riuscire ad estorcermi certe informazioni. Era evidentemente molto pieno di sé...ma supposi si sarebbe presto ricreduto, anche perché non avevo la benché minima intenzione di rivelargli fatti della mia vita personale: non eravamo così in confidenza, né mai lo eravamo stati.
Tuttavia anch’io mi sarei divertita a fargli qualche domanda...non subito ovviamente...

Perché forse sapevo benissimo che di simili argomenti non si sarebbe trattato...non da parte mia almeno.
E d’altro canto, quando mai mi può ricapitare l’occasione di vedere fino a che punto si potrebbe spingere il primo Ministro in persona per ottenere informazioni che evidentemente gli interessano?


Domandai, retoricamente, specie perché non era possibile che fosse semplicemente la sua curiosità a spingerlo ad invitare a cena una delle sue dipendenti per estrapolarle simili faccende personali.
Possibile che ci fosse dell’altro? Questo fu ciò che mi chiesi nel momento in cui portai il bicchiere alle labbra. Non bevvi però tutto il vino in esso contenuto: non desideravo ubriacarmi prima ancora di iniziare a cenare.
Quanto a lui invece, diede proprio l’impressione di uno che regge bene l’alcol, dato come vuotò il contenuto del suo bicchiere con tale nonchalance. Buon per lui insomma...
Quindi lo riappoggiai sul tavolo, davanti al mio piatto, ed entrambi ci dedicammo al menù. Dal quale tuttavia fui distratta quando arrivò la prima di quella che supposi fosse una lunga serie di domande personali.
Ma d’altra parte, come dicevano i babbani “avevo voluto la bicicletta...ed adesso non mi restava che pedalare”. O qualcosa del genere insomma.
Assunsi così un’espressione quanto più stupita e puntai i miei occhi sui suoi.

Ah si? e da chi l’avrebbe sentito dire? non mi pare infatti che le mie vicende sentimentali siano così interessanti da finire sul Settimanale delle Streghe...cosa che non si può certo dire delle sue...

Risposi, con un sorrisetto, ed in tono alquanto insinuante, proprio mentre arrivava il cameriere a prendere le nostre ordinazioni.
Io chiesi uno dei secondi della casa ed un’insalata come contorno: non potevo esagerare come faceva lui, o mi sarei ritrovata disoccupata...almeno per quanto concerneva il mio secondo ed occasionale lavoro di modella.
 
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Tomas Svensson
view post Posted on 24/4/2011, 18:50




Vedendo che comunque lei aveva bevuto una parte del suo bicchiere, con solerzia e con un sorrisetto divertito le riempii di nuovo il bicchiere di vino, sperando che stavolta bevesse, anche perchè la trovavo parecchio ingessata, forse in parte intimorita dall'avere di fronte il Primo Ministro.
Comunque, ero sicuro di me, perchè anche se involontariamente, Miss Parkinson aveva già iniziato a parlare, lasciandosi sfuggire qualcosa, ovvero che lei non aveva di certo accettato quella vittoria per poter rintuzzare ogni mio eventuale tentativo d'appropinquamento d'informazioni sensibili.

E di quali argomenti si sarebbe trattato da parte sua milady?

Ma non abbia timore per quello...mi manterrò senza dubbio nei limiti della decenza per ottenere le informazioni...
Soprattutto perchè vi sono anche altri metodi che mi consentano di raggiungere i miei obiettivi...


Conclusi con un sorrisetto furbo, mettendo in mostra la mia dentatura perfettamente bianca, quasi da modello di una marca di prodotti Babbani per la pulizia dei denti, poichè avevo altri mezzi per procurarmi le informazioni, oltre all'interrogatorio della fonte principale.
Altrimenti, se fossi così incapace, di certo non meritavo il posto per il quale ero stato ritenuto il candidato migliore possibile.
Non mi sarei mai ridotto ad avere una sola opzione, perchè se si sbagliava qualche mossa strategica, ci si trovava con le spalle al muro ed era la situazione peggiore.

Voci di corridoio...non ne vuole parlare col suo Ministro preferito?
Vedo però che s'informa adeguatamente sulle mie vicende affettive, nonostante finga disinteresse...
Come dovrei interpretare ciò cara Miss Parkinson?


Domandai, adottando a mia volta lo stesso tono insinuante che aveva usato lei pochi momenti prima mentre parlava delle frequenti volte che finivo sul Settimanale delle Streghe per i miei flirt. Ciò denotava un inconsueto interesse per le mie vicende sentimentali da parte sua azzarderei. E ciò faceva sorgere altri dubbi, ma che interessevano molto meno la mia curiosità.
Poco dopo tuttavia, l'occasione di stuzzicarla ulteriormente si presentò ancora, notando la sua semplice ordinazione.

E' a dieta Miss Parkinson?
Perchè la trovo leggermenta magra e so per certo, grazie a molte esperienze personali, che più si mangia, più si regge bene l'alcool...
Oppure ha il terrore della prova costume?


Aggiunsi con un sorrisetto divertito, poichè il sottoscritto, grazie all'attività fisica che faceva e ai continui allenamenti, si manteneva in uno stato di forma assolutamente invidiabile a chiunque, così come dimostrava il carapace situato nel mio addome.

 
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‚‚Ophelia
view post Posted on 24/4/2011, 20:03




Osservai, sinceramente divertita adesso, il Ministro che mi riempiva di nuovo il bicchiere, nonostante questo fosse pieno per metà: era dunque questa la sua tattica? Farmi ubriacare per estorcermi informazioni? Mi parve abbastanza comica come cosa, ma decisi di non farmi troppi problemi: desideravo passare una serata piacevole, specie perché probabilmente sarebbe stata la sola ed unica che avrei trascorso in sua compagnia...se bevevo un po’ che male c’era infondo? Non avrei esagerato, questo no: avrei voluto ricordarmi di quanto sarebbe successo quella sera, il giorno seguente...senza parlare del fatto che non me lo sarei mai perdonata se gli avessi rivelato certi dettagli in quello stato.
Per farlo contento, presi quindi il bicchiere e lo portai alle labbra, bevendo un altro po’. Sinceramente avrei voluto che si sbrigassero con le ordinazioni: almeno avrei messo qualcosa nello stomaco.

Ma di quelli che lei vuole tanto scoprire, no?
E comunque quasi mi dispiace che si sia posto dei limiti ai mezzi che userà per carpirmi informazioni...anche se certo non è difficile capire quali metodi si è prefissato di adottare.


Dissi, una volta allontanato il bicchiere dalle labbra. E nel terminare la frase, lo alzai appena in sua direzione, come a fargli intendere che uno di questi consisteva appunto nel farmi ubriacare.
Abbassai così gli occhi su questo, osservando il liquido rosso galleggiare appena sul fondo perché lo feci oscillare leggermente. Quindi tornai a posare lo sguardo su quello di lui, che quella sera mi pareva anche più bello del solito...cercai comunque di scacciare prontamente quei pensieri forse poco consoni, accavallando le gambe sotto al tavolo. Nel farlo mi parve di urtare qualcosa, seppur lievemente: era il tavolo o la sua gamba?

Ha detto lei che è il mio Ministro preferito, no? dunque è logico che mi tenga informata...

Risposi poi, evitando accuratamente la precedente domanda, quella che mi chiedeva di raccontargli delle mie vicende sentimentali. Che poi c’era solo una parola per definirle: noiose. Noiose perché nessuno degli uomini con cui ero uscita mi aveva fatto provare quella particolare sensazione di nervosismo, né tantomeno le cosiddette “farfalle allo stomaco”.
Ed ecco che quei pensieri mi fecero mandar giù un altro sorso di vino, un po’ più lungo del precedente, tanto che nel bicchiere non ci rimase più nulla.

E no, non sono a dieta, ma come forse saprà, il mio secondo ed occasionale lavoro, mi impone un certo regime...
Quanto alla prova costume, beh...direi che sono costantemente soggetta a valutazioni di questo genere, sia d’estate che d’inverno.


Aggiunsi, certo sempre riferendomi a lavoro di modella e non ad altro. Ma chissà lui come avrebbe potuto interpretarlo...

Ma non mi faccia continuare a bere da sola...Tomas. Posso chiamarla Tomas? Almeno per questa sera...

Dissi infine, con un lieve sorriso dipinto sulle labbra.

 
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Tomas Svensson
view post Posted on 24/4/2011, 21:28




Decisamente la serata si stava facendo molto più divertente di quanto previsto, anche se si sapeva in quasi tutto il Ministero che Miss Parkinson come compagnia era alquanto socievole, ma il dubbio verteva sull'abilità dell'alcool di sciogliere le inibizioni delle persone...in fondo, era già a quota un bicchiere e mezzo di vino rosso a stomaco vuoto e il mio piano principale stava già procedendo a gonfie vele.
Piano principale sì, perchè era affiancato da uno o due piani sussidiari e subordinati, per aumentare le possibilità di successo.
Gergo da Auror, ma i miei trascorsi e la mia storia, come quelle di qualunque persona, si facevano sempre sentire sulle scelte del presente, sia consapevoli sia inconsapevoli.
Le sorrisi amabilmente, nonostante avesse appena svicolato ad una domanda fondamentale, ovvero quali fossero le ragioni per cui si trovava seduta a questo tavolo, oltre a gongolare per la vittoria.

Miss Parkinson, sta svicolando già? Quali sono gli argomenti per cui è qui stasera? Oltre a gongolare e ad evitare di confessare ciò che accuratamente vuole tenere nascosto...

Dissi per poi vedere che si portava il bicchiere alle labbra, quasi come se credesse che quella di ubriacarla fosse la mia unica tattica, ma i complimenti relativi al fatto che ero il suo Ministro della Magia preferito mi fecero dimenticare di darle una risposta salace...

Non mi sottovaluti Miss Parkinson...sono un uomo dalle mille risorse, e la resistenza all'alcool è solo una di quelle...
Ma piuttosto, apprezzo molto che t'informi della mia vita sentimentale, ma parliamo della tua...ho udito che esci sovente con partner diversi...come mai?


Domandai incuriosito, perchè anche se avevo sentito dicerie sul suo conto, udire direttamente dalla sua viva voce di sensuale Auror donna le spiegazioni sul perchè usciva con tutti quegli uomini era molto meglio, anche se bisognava ovviamente mettere in conto le eventuali ritrosie a parlare...

Ma certo che può chiamarmi Tomas...a condizione che mi permetta di chiamarla Ophelia e non Miss Parkinson...è troppo lungo...
E non abbandonerò mai una bella donna a bere in solitudine...


Affermai sorridendo, sfoderando l'ennesimo complimento e l'ennesima dentatura bianca completa, riempiendo nel mentre entrambi i bicchieri, giust'un attimo prima che arrivassero i primi piatti, ovvero la mia lasagna e la sua insalata, mentre i secondi ancora stentavano a giungere, come da copione...

Davvero hai un secondo lavoro che continua a mettere alla prova il tuo fisico spesso e volentieri? Non devo pensare male vero?

Anche se l'idea che la cara Miss Parkinson svolgesse il mestiere più vecchio del mondo, ovviamente in una versione di lusso e sfarzosa (non era assolutamente concepibile che non fosse d'alto bordo, qualora svolgesse quel lavoro part time, perchè contrastava totalmente con l'idea che lei dava di sè...) spiegava molte cose, come l'enorme numero d'appuntamenti, la lista d'attesa per incontrarla persino per bere un caffè, gli abiti firmati e di lusso che di certo lo stipendio di Auror non bastava a coprire, era interessante, avevo troppo rispetto dei dipendenti del Ministero e degli Auror per credere che lei fosse una di loro, anche se aveva indubbiamente tutte le qualità esteriori richieste.

Ophelia, visto che non sei a dieta, devi assolutamente provare queste lasagne...sono deliziose, e fidati, anche senza assaggiare te lo posso affermare con sicurezza...intanto che aspetti il tuo secondo...

Dissi con sicurezza, anche se non avevo ancora provato le lasagne, potevo metterci una mano sul fuoco, anzi, osai spingermi più oltre, tanto da prendere una forchettata di lasagne e avvicinarlo al suo volto, curioso di vedere se accettava o meno...
 
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‚‚Ophelia
view post Posted on 24/4/2011, 22:14




Beccata. Aveva dunque notato che avevo accuratamente svicolato la sua domanda...ma beh, era prevedibile: come uomo infatti mi pareva molto attento ai dettagli, il che non era un male. Tranne che per la corrente occasione, è chiaro...
Feci quindi oscillare un piede sotto al tavolino, mentre pensavo alla risposta che potevo dargli. Non potevo certo dirgli: “sa, Ministro, sono qui perché lei mi piace da morire e non volevo lasciarmi sfuggire l’unica occasione che avrei avuto per venire a cena con lei”.
Sarebbe stato un bel colpo di scena, no? specie perché eravamo lì seduti si e no da un quarto d’ora.

Veramente sono qui perché ero assai curiosa di scoprire quali metodi avrebbe usato per farmi confessare...

Risposi infine, in quella che poteva esser considerata una mezza verità: ciò mi aveva resa davvero curiosa...ma evidentemente non era il solo motivo.
Sorrisi quindi, con un certo divertimento nonché incredulità, quando mi disse che una delle sue risorse era proprio quella di reggere l’alcol. Chissà se era vero...ma supposi l’avrei scoperto entro la fine della serata.

Detto così suona male, non crede?
Comunque sia posso solo dire che non ho ancora trovato quello giusto...quello che mi farebbe battere io cuore con un solo sguardo...non so se mi spiego.


Dissi, anche questa volta non del tutto sincera: quell’uomo infatti esisteva, non era solamente frutto di impossibili desideri o di irrealizzabili pretese. Ed era proprio seduto di fronte a me, solo che non lo sapeva...nè io facevo qualcosa per farglielo capire.
Inoltre iniziai ad avvertire quella strana sensazione dovuta all’alcol. In poche parole, quel bicchiere e mezzo di vino bevuto a stomaco vuoto cominciava a farsi sentire.
Quindi annuii quando mi chiese se poteva chiamarmi Ophelia: si, lo preferivo di gran lunga anch’io: era meno formale oltre che più breve da pronunciare.
E accompagnai il tutto con un sorriso: mi aveva fatto un complimento, anche se non sapevo bene se ciò fosse dettato dalla semplice cortesia e gentilezza, oppure se lo pensasse davvero. Insomma, non che io mi considerassi brutta certo, solo che non si poteva mai sapere cosa potesse elaborare la mente maschile.

Mi stupisce che tu non lo sappia...adesso mi verrai anche a dire che non eri a conoscenza del fatto che sono una Metamorfomagus?

Commentai, ironicamente, scuotendo la testa quando andò a pensar male. Ecco, lo sapevo io...
Tuttavia fui contenta del fatto che fossimo passati ad un tono più confidenziale, ovvero al darci del “tu”.

Faccio la modella, Tomas. Sono anche apparsa qualche volta sulle copertine di alcune riviste di moda...ma evidentemente non ci hai mai fatto caso. Dovrò mostrarti alcuni dei miei servizi fotografici un giorno o l’altro...da lì capirai perché questo lavoro impone una certa linea nonché attenzione a ciò che mangio.

Spiegai, un attimo prima che il cameriere giungesse con le sue lasagne e la mia insalata. Fortuna che non avevo molta fame, anche se con quel che avevo bevuto, forse avrei dovuto metter in bocca qualcosa al più presto.
E neanche lui mi avesse letto nel pensiero, fece un gesto che riuscì a stupirmi, e che non potevo rifiutare: avvicinò la forchetta a me, spingendosi un po’ nella mia direzione...
Non sarebbe stato carino dire di no, anche se forse quel che mi propose di fare era più un qualcosa che facevano le coppiette, non Auror e suo superiore...non che mi dispiacesse certo, solo che mi lasciò un attimo spiazzata.

Va bene...

Dissi quindi, allungandomi un po’ sul tavolo, per poi dischiudere le labbra, ed assaggiare quelle lasagne. Ok, si: erano davvero molto buone...tanto da farmi per un attimo pentire della mia precedente ordinazione.
Finii dunque di masticare, ritornando al mio posto.

Avevi ragione...

Decretai infine, ed in quello stesso istante il mio stomaco brontolò: si, adesso che avevo assaggiato quelle lasagne, era venuta fame anche a me!

 
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Tomas Svensson
view post Posted on 25/4/2011, 21:37




Per l'ennesima volta aveva sviato la domanda, dando l'ennesima risposta inutile ai miei fini. Continuava a nascondere la vera cagione del perchè si fosse impegnata così tanto ad adempiere alla sua missione e perchè avesse accettato senza batter ciglio la posta in palio. Tuttavia, a volte bisogna ricordarsi sempre di lasciar cullare la fonte d'informazioni nella propria sicurezza e nella tranquillità per poi sferrare repentinamente un altro assalto. Lasciar cadere il discorso era la cosa più sensata e logica da fare per il momento.

Non credo suoni male, poichè l'ho detto con l'unico obiettivo di far giungere alla tua conoscenza che difficilmente riuscirai a sfuggire alle domande man mano che l'alcool in circolo aumenterà...
Non hai ancora trovato quello giusto?
Buffo, perchè una delle cose che devo estorcerti stasera è proprio il nome di quella persona al Ministero che ha rapito il tuo cuore...e non negare o cambiare discorso, perchè già l'hai fatto una volta!


Dissi in tono fintamente arrabbiato, poichè questo era uno di quei discorsi che aveva opportunamente lasciato a metà, forse anche spaventata dall'improvviso interesse dimostrato al soggetto in questione da parte di qualche suo collega che aveva un'interesse particolare...anche se ero pur sempre il Ministro, un minimo di curiosità per le eventuali storie d'amore interne al Ministero l'avevo...

No, che sei una Metamorfomagus l'ho scoperto già da uno o due mesi, alla festa di San Valentino...o te ne sei già scordata Ophelia?

Domandai ironicamente, infierendo su di una sua relativa dimenticanza (a quanto pare si ricordava oltremodo bene le conversazioni, gli articoli e tutto il resto relativi a me...ma perchè mai?) al mio stupore nel notarla coi capelli più lunghi di parecchio rispetto al solito.

Ah la modella...pensavo un lavoro ben più remunerativo di questo...
Ok, va bene...quando vuoi passare a mostrarmi i tuoi servizi fotografici, passa pure dal mio ufficio...
Perchè sai, io sono più abituato alle modelle d'abbigliamento intimo...
E ho una curiosità ulteriore...sei una di quelle modelle molto amichevoli coi fotografi? Che li ho sempre invidiati per ciò...


Conclusi questo discorsetto, alternando varie espressioni, passando da quella pensierosa all'inizio, per transitare da quella cortesa a quella divertita e maliziosa per arrivare alla fine a quella insinuante.
Pochi attimi più tardi tuttavia, fui molto sorpreso dal notare che Ophelia aveva acconsentito a farsi letteralmente imboccare da un uomo che non aveva alcun legame affettivo o sentimentale con lei, ma non commentai affatto nè con ironia nè con onestà ciò, limitandomi a sorridere, in quanto la mia strategia dava i suoi frutti...infatti, disorientare la fonte d'informazioni reticente agevolava molto l'ottenere ciò che volevo. E di certo non si può negare che il gesto che avevo appena osato compiere era parecchio ben oltre al rapporto che c'era tra i due conviviali.
Osservai quasi affascinato Ophelia che s'avvicinava e mangiava quel pezzo di lasagne, prima di tornare alla mia posizione normale sul tavolo e posare la forchetta sul piatto.

Ovviamente. Avevi dubbi?
E proporrei un brindisi, ora che è arrivato il tuo secondo...a te la scelta dell'oggetto del brindisi...


Dissi, prendendo in mano il bicchiere, e sollevandolo leggermente, un attimo dopo che il cameriere aveva depositato di fronte a lei, attendendo che lei facesse lo stesso e proponesse stavolta il brindisi, curioso di sentire cos'avrebbe tirato fuori.
 
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‚‚Ophelia
view post Posted on 26/4/2011, 20:18




Finalmente arrivò la mia ordinazione, e dovetti ammettere che se non mangiavo qualcos’altro subito, probabilmente avrei fatto un’altra gaffe come quella della Metamorfomagus (non mi ricordavo di averne parlato con lui circa questa cosa, ma poi mi venne in mente la festa di San Valentino e beh...si, aveva proprio ragione lui).
Il fatto però dell’avermi proposto un altro brindisi prima di iniziare a cenare, sinceramente mi lasciò un attimo sgomenta: come avrei fatto ad alzarmi da quel tavolo?
Bella domanda...davvero una bella domanda.

Direi di brindare a questa serata...la quale sono certa sarà più interessante del previsto.

Risposi, con un mezzo sorriso, accompagnando la fine della frase con un occhiolino un po’ enigmatico. Quindi portai alle labbra il bicchiere, e ne bevvi un sorso moderato, per poi riappoggiarlo davanti al piatto.

Ma tornando ai discorsi di prima...chi ti ha detto che c’è qualcuno all’interno del Ministero che è stato capace di “rapire il mio cuore”?

Domandai, perché questa cosa era stata in grado di colpirmi particolarmente: era vero, certo, ma come faceva lui a saperlo o anche solo sospettarlo? Che avesse intuito qualcosa? No, non era assolutamente possibile...perfino le voci di corridoio non sarebbero potute arrivare a tanto.
Tuttavia la cosa mi lasciò ugualmente stranita, nonché perplessa.
Accidenti, con quasi due bicchieri di vino a stomaco vuoto era perfino difficile fingere indifferenza su questa particolare questione. Quasi mi venne il dubbio che sarebbe davvero riuscito ad estorcermi determinate informazioni se avessi continuato così...

Per quanto invece concerne il mio secondo lavoro...beh, personalmente ho fatto poche volte la modella di intimo, quindi non so se potrei mai essere all’altezza di coloro alle quali sei abituato tu.
Ma posso dire che, anche mentre mi scattavano certe foto...poco vestita insomma, raramente mi sono sentita a disagio, e questo suppongo sia dovuto al fatto che conosco ormai da anni staff e fotografi.


Dissi, non sapendo cosa intendesse con il suo dirmi di esser abituato alle modelle di indumenti intimi...ma certo si poteva intuire. Non che la cosa mi facesse particolarmente piacere, ma non lasciai trasparire il mio fastidio in alcun modo.
Presi quindi a tagliare la carne che avevo nel piatto, decidendo di cominciare anch’io a fare domande che vertevano sul personale.

E tu invece, Tomas, cosa mi dici della tua vita sentimentale? Come mai non hai accanto una donna in particolare o quantomeno una donna...fissa? Se non sono troppo indiscreta nel chiedertelo ovviamente...

Terminai, usando un pizzico di ironia nel terminare la frase: la discrezionalità era proprio una parola da abolire per quella sera.

 
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Tomas Svensson
view post Posted on 25/6/2011, 23:28




E per l'ennesima volta, persino con la ritrosa e l'affascinante Ophelia, avevo colto nel segno. Si era proprio dimenticata di avermi già svelato che era una Metamorfomagus.
Feci avvicinare il mio bicchiere pieno di vino al suo, per farlo tintinnare leggermente, per poi pronunciare le seguenti parole...

Io spero sia senza dubbio più movimentata...

Prima di bere dal mio bicchiere e guardarla negli occhi per vedere la sua reazione. Lo ammetto, lo stavo facendo di proposito per disorientarla e confonderla, al fine di poter scoprire ciò che m'interessava sapere.
E presumevo che prima o poi avrebbe ceduto, era solo questione di tempo...o di alcool...
Così come sarebbe successo sul nome del suo eventuale invaghimento, che seguitava a confermare esistere, almeno se ci si basava sulla sua reazione attuale.
Che dire, l'alcool era già abbondantemente in circolo nel magnifico corpo di Miss Parkinson...

Me l'hai detto tu, cara la mia Ophelia. Ogni volta che si cita il discorso, il tuo corpo reagisce involontariamente, confermando che tu sei pazzamente invaghita di codesto uomo...
A me può dirlo su...chi è, Lupin?


Domandai con aria da cospiratore, avvicinandomi di nuovo a lei, per imboccarla di nuovo, anche se non era più necessario, visto che era arrivata la sua ordinazione. Ma tuttavia, ero rimasto rapito dalle sue labbra sensuali che s'avvolgevano sulla mia forchetta e ciò m'aveva spinto a ripetere quel gesto, conscio che aveva ancora meno probabilità del primo d'avere successo...

Modella di intimo eh? Allora credo proprio che dovrai farmi vedere qualcuna delle tue fotografie vestite, anche se credo proprio che, viste le premesse, sarai sicuramente all'altezza...

Dissi sorridendo, essendo questo un ordine velato, che celava a sua volta un altro complimento...chissà se sarebbe stata in grado di coglierlo.

Quindi sono relazioni di lungo corso...strano che non si siano ancora trasformate in un fidanzamento o in un matrimonio...

Dissi con tono leggero e ironico, mentre le riempivo per l'ennesima volta il bicchiere di vino, poichè difficilmente Ophelia sarebbe riuscita a lasciare questo ristorante contando sulle sue lunghissime gambe.

Mi spiace cara Ophelia, ma stasera non si parla di me, visto che sei già sufficientemente informata grazie ai mass media.
Piuttosto, vogliamo parlare del piedino che m'hai fatto poco tempo fa?


Domandai, riferendomi ovviamente ad un fatto che lei sapeva benissimo.
 
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‚‚Ophelia
view post Posted on 1/7/2011, 19:44




Sorrisi al suo complimento, seppur celato quale fosse, mentre mi chiedevo cosa intendesse con la frase “Io spero sia senza dubbio più movimentata”. Erano infatti parole che mi avevano particolarmente colpita, e non per il fatto che fossero assurde o che, quanto più per il contesto nel quale le pronunciò. Mi confuse, questo si, specie perché non conoscevo le sue intenzioni nei miei confronti...sempre ammesso che ne avesse avuta qualcuna. Seppur infatti avessi desiderato da lungo tempo un’uscita con lui, dovevo riconoscere che quella stava avendo luogo per una semplice scommessa, nulla più. Dunque era bene che non dessi troppo spazio alla fantasia, o ad eventi che si sarebbero realizzati solo nella mia mente...anche se quel suo sguardo aveva il potere di far vacillare le mie certezze.
Di conseguenza riabbassai il bicchiere (quello sarebbe stato l’ultimo brindisi, nonché l’ultimo sorso di vino della serata, lo stavo mentalmente promettendo a me stessa), ed alzai per un breve attimo gli occhi al cielo quando insistette sul fatto che si vedeva benissimo che io mi ero invaghita di qualcuno. Anche perché, se ciò fosse stato vero, lui per primo, ovvero ogni volta che mi trovavo insieme al suddetto, avrebbe dovuto capire di chi si trattava, no? Quindi le opzioni erano due: o davvero non aveva capito niente, oppure mi stava prendendo in giro. Optai per la prima, anche perché, per quanto lo conoscevo, non credevo si sarebbe comportato in quel modo sapendo che era lui l’oggetto del mio desiderio.

No, Tomas, non si tratta di lui...non è lui che mi fa battere più forte il cuore quando lo vedo...


Risposi, interrompendo il mio dire quando si avvicinò di nuovo con un altro boccone di lasagne. Mi venne da ridere: voleva corrompermi a parlare usando quel metodo? Oppure quel gesto aveva un’altra finalità? Non seppi dirlo, anche perché l’alcool stava decisamente iniziando a fare effetto perché io potessi arrivare a pormi simili domande...e a rifiutare. Dischiusi così nuovamente le labbra, sentendomi un po’ una bambina a venir imboccata in quel modo.

E comunque non è giusto: chi l’ha detto che questa sera non si parla di te? mi pare infatti di aver affermato che ti avrei costretto a confessare in un modo o nell’altro...prima della fine di questa serata e senza nominare quel che già so dai mass media.

Dissi, una volta mandato giù il boccone, sorvolando sul fatto che non mi fossi mai sposata, portando istintivamente una mano al bicchiere che aveva appena riempito, imponendomi subito dopo di fermare ciò che stavo facendo: mi sentivo anche troppo spontanea ed allegra per bere ancora. Inoltre la testa mi girava appena, anche se stavo cercando in tutti i modi di non darlo a vedere.
Mi tradii tuttavia quando parlò di un ipotetico piedino che io, proprio io, secondo lui, gli avrei fatto: la mia espressione infatti passò dal confuso, al sorpreso, al divertito, concludendo il tutto con una risatina. Gli avevo davvero fatto piedino? Perché se ciò era successo veramente allora ero più ubriaca di quel che pensassi...tuttavia era bene mantenere un certo controllo e cercare di non fargli notare il mio divertimento/turbamento. Trovavo infatti la cosa alquanto strana, ma al contempo comica.

Si, allora, parliamone...
Però, prima di farlo, avrei bisogno di un piccolo chiarimento. Perché vedi, vorrei in primis che tu mi definissi il termine “piedino”. Voglio dire...cosa intendi tu per piedino? Intendi...questo...?


E feci una piccola pausa, durante la quale stesi la gamba sotto al tavolo, facendo venire il mio piede a contatto con una delle sue gambe, ovvero facendolo su questa strusciare, in modo lento e prolungato.
Sulle mie labbra si dipinse un piccolo sorriso, specie perché quella era una delle cose che non avrei mai fatto che fossi stata del tutto sobria...specialmente con lui.

Io intendo questo...quindi dimmi, la tua definizione può esser equiparata alla mia?

Domandai infine, togliendo il piede, ovvero tornando ad accavallare le gambe.
 
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Tomas Svensson
view post Posted on 15/7/2011, 23:14




La serata stava prendendo una piega decisamente inaspettata. Miss Parkinson, anzi Ophelia, non raccontava per niente la verità. Ma d'altronde era già stato abbondantemente messo in conto che avrebbe spudoratamente mentito e avrebbe fatto di tutto per nascondere il più possibile la verità alle mie indagini.
Tuttavia, l'alcool in circolo cominciava a fare effetto, giacchè Ophelia cominciava proprio a perdere colpi, avendo implicitamente ammesso che lei era totalmente e follemente innamorata di qualcuno, che a quanto pare non la ricambiava, visto che usciva con Lupin.

Quindi, mi faccia...cioè, fammi capire...tu esci con uno di cui non sei per niente invaghita? E perchè mai ci esci allora?
Ma soprattutto, chi è questo fantomatico mister X che ti fa battere così tanto il cuore?


Domandai di nuovo, non essendo per nulla desideroso di cambiare il discorso in argomenti di certo più confortanti o più semplici da affrontare per Ophelia. D'altronde il mio intento primario era scoprire ciò che volevo sapere, altrimenti non avrei per niente messo in palio una cena galante a quella scommessa, scommessa la quale presentava notevoli probabilità di perdita.
Finalmente, dopo aver "nutrito" Ophelia con due porzioni della mia lasagna, gustando da vicino il notevole spettacolo delle sue labbra carnose, assaggiai le mie lasagne di carne, trovandole deliziose.
Bevvi un sorso di vino rosso, e riempii entrambi i bicchieri, nonostante fossi consapevole che forse Ophelia voleva prendersi una pausa dal vino. Ma uno dei mezzi per raggiungere il mio obiettivo primario, consisteva nel rendere il più difficoltoso possibile il camminare sulle proprie gambe ad Ophelia Jane Parkinson.

Avevo completamente ragione, queste lasagne sono proprio deliziose.

Gongolai, autocelebrando il mio trionfo per quel che concerneva quella portata, visto che lei di sicuro avrebbe fatto pesare per tutta la serata la sua meritata e sudata vittoria.

Oh no, stasera, per decisione del Ministro della Magia, ovvero di colui che t'ha invitata a cena, ovvero di colui che ha posto la scommessa, ovvero del tuo superiore più superiore che ci sia, ovvero di Svensson Tomas, ovvero di me stesso medesimo, si parla solamente di te per celebrare degnamente l'esito positivo della tua missione.
Inoltre, dato che su di me puoi scoprire tutto quello che vuoi dai giornali, dalle riviste e via discorrendo, sarebbe inutile ripeterti cose che già sai no?


Conclusi la domanda ipotetica con un sorriso seducente, uno di quelli che riservavo per le elettrici a fine discorso elettorale o per i fotografi, quando si trattava di sottoporsi a quelle estenuanti sessioni fotografiche per promuovere la propria candidatura...quella era la parte che meno sopportavo, ma ahimè, ero costretto a sorbirla ad ogni evento pubbico...

La guardai incuriosito, notando che era appena scoppiata a ridere e poi s'era messa a parlare del "piedino", argomento che io avevo introdotto scherzosamente, ma lei era seriamente intenzionata a proseguire su quella strada, giacchè sentii una gamba nuda muoversi sotto il suo tavolo e risalire lungo la mia gamba, stuzzicandola sensualmente...trasalii leggermente, deglutendo in fretta il mio boccone, sperando che lei non se ne fosse accorta o che lo attribuisse all'imbarazzo, cosa più che plausibile, mentre mentalmente cercavo di ordinare al mio amico laggiù di rimanere calmo e di rilassarsi.
Posi la mano sul mento, assumendo una posizione pensosa, prima di parlare nuovamente...

No, decisamente le due definizioni non si possono comparare.
Tuttavia, perchè l'hai fatto Ophelia?
Dovrei credere che stai provando a sedurmi?
Ah, e bevi pure prima di rispondere, prenditi tutto il tempo che ti serve, perchè stavolta, non potrai svicolare come hai fatto finora o mentire...


Conclusi con un sorrisetto divertito, in quanto seriamente, gli eventi di questa serata sembravano proprio prendere una piega, una direzione, totalmente inaspettata.
 
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21 replies since 22/4/2011, 13:40   240 views
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