• Sectumsempra ~ Harry Potter Gdr }

Andrea Slinkhard ;

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Andrea }
view post Posted on 13/4/2011, 17:45




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Nome: A n d r e a .
E' un nome che deriva dal greco e significa "uomo virile".
Insomma, Andrea è il nome maschile per eccellenza, ma è stato dato a me, una ragazza.
Sembrerà strano ma mi piace particolarmente; non esiste altro nome che esprime a pieno il mio essere.
"Andrea" mi appartiene e descrive perfettamente.

Cognome: Slinkhard (E’ il cognome di sua madre)

Età + Anno Scolastico Frequentato [per gli studenti]: 17 (7° anno)
E' il Caposcuola di GRIFONDORO.

Data di Nascita: 27 Ottobre

Provenienza: Bristol

Allineazione: Neutrale.
Sono uno spirito libero, non mi identifico in nulla in particolare.

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Storia PG: Dovrei cominciare a parlare raccontando del grande amore dei miei genitori, ma ovviamente non saprei da dove prendere quelle informazioni. Mia nonna mi aveva sempre detto che nelle famiglie come le nostre non ci si sposava per amore, ma solo per garantire alla stirpe discendente pura. Si può dire quindi che per i miei genitori non è stato proprio un colpo di fulmine, anzi, prima del matrimonio si erano visti soltanto un paio di volte.
Avevano avuto una cerimonia vistosa, con centinaia di invitati, maghi e streghe di tutta la regione erano venuti per assistere all’unione di due delle casate più popolari di tutta Bristol e poi avevano consumato il loro matrimonio in un letto matrimoniale a baldacchino. Sì, uno di quello con le tendine di velluto e le lenzuola di seta bianca.
Io nacqui mesi dopo, in una mattina di fine ottobre, dove il vento fischiava contro le finestre e gli alberi erano ormai diventati del colore del fuoco, così mi hanno sempre detto. Il ventisettesimo giorno di Ottobre, a quanto pare. Nacqui a Bristol, parto in casa ovviamente, assistita da quelle che erano delle nutrici magiche, ostetriche del San Mungo e qualche elfa domestica.
Da quanto mia madre mi ha raccontato, quando venni al mondo non piansi o strepitai, come tutti gli altri bambini, bensì io la guardai con aria di superiorità come a dire “Finalmente ce l’hai fatta a farmi uscire!”. Dovevo ammetterlo, in effetti io ero sempre stata così.
Già all’inizio, quando ero una bambina, me ne andavo in giro come se nulla mi riguardasse, come se tutto quello che mi ero stato concesso mi appartenesse già di diritto. Non dicevo nulla, pretendevo, ma non davo mai niente in cambio.
Questo perché ero figlia di due tra le maggiori stirpi di sangue che la Gran Bretagna potesse contare: i McLaggen e gli Slinkhard.
Mio padre, Albert McLaggen, figlio del famoso giocatore di Quidditch Cormac, incontrò mia madre, Miranda Slinkhard, figlia di Wilbert Slinkhard, noto scrittore di libri di Difesa Contro le Arti Oscure, durante una delle tante feste ministeriali e decise subito dopo di sposarla.
All’epoca erano soltanto dei ragazzini, poco più che ventenni, e dovettero pagare a caro prezzo quella leggerezza.
Mia madre rimase vedova più o meno dieci anni dopo il matrimonio, il giorno del mio sesto compleanno e decise di non risposarsi più e di lasciare la casa che aveva condiviso con mio padre.
Essendo figlia di genitori purosangue ho sempre avuto contatti con il mondo della magia, ma non ho mai condiviso niente con quella che risultava essere la vita dei miei parenti.
Sebbene tutti si aspettassero da me qualcosa, crebbi con la convinzione che il Ministero della Magia, di cui mio nonno e mia madre erano praticamente membri onorari, avrebbe fatto anche a meno della mia presenza.
Ero, in un certo senso, la pecora nera della famiglia, che si rifiutava di seguire quello che doveva essere il suo destino e passava il proprio tempo ad andare contro le regole di famiglia.
In questo, dovevo ammetterlo, avevo preso tutto da Victoria, mia sorella maggiore.
Quando finalmente ricevetti la lettere che mi diceva che ero stata ammessa alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts non potei che esserne felice. Perché?
Perché finalmente, dopo anni lasciavo quel fo**utissimo posto che i miei continuavano a chiamare “casa”. Non era una casa. Era un palazzo, un palazzo enorme, con centinaia di stanza per pochi inquilini più la servitù. Non sentivo il calore di una casa, l’affetto di una famiglia.
Non sentivo proprio niente.
A scuola, dopo un piccolo incidente iniziale che mi costò l’appellativo di “Imbranata”, andò tutto liscio come l’olio. Riuscii ad ambientarmi, a ritrovare me stessa.
In un certo senso rinacqui.
Cominciai a credere che i problemi familiari potessero risolversi, ma fu durante il secondo anno che conobbi Eien, mio fratello. A quanto pareva mia madre aveva avuto un figlio da uno sconosciuto babbano nello stesso periodo che era sposata con mio padre.
Un piccolo e dolce ragazzino dagli splendidi occhioni dorati era diventata la cosa più importante per me, l’essenza stessa della mia vita.
Però mi separarono anche da lui, spedendolo in Bulgaria, a Durmstrang.
E qualcuno si diverte ancora a chiedermi perché non torno più a casa durante le vacanze di Pasqua e di Natale: RIDICOLO.


Casata di Appartenenza o Incarico Assunto: GRIFONDORO

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Carattere: Cosa posso dire? Solitamente sono una ragazza dolce, dai modi gentili, ma per niente delicati. Sono sbadata e passo gran parte del mio tempo a combinare casini in giro per la scuola.
Ho perennemente la testa tra le nuvole e vivo in un mondo tutto mio che raramente condivido con gli altri.
Se una cosa non mi sta bene divento fredda e pungente e cerco di far valere le mie ragioni.
Se non mi trovo a mio agio con una persona parlo poco e non si capisce mai cosa io pensi o ciò che mi passa per la testa. Ho un carattere ambiguo, strano e devo dire che sono abbastanza lunatica; il mio umore non è mai costante ma varia giorno dopo giorno.


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Aspetto Fisico: Ho sempre avuto una certa avversione verso il mio aspetto fisico. La pelle troppo candida e diafana sembrava assumere colore perlaceo se guardata sotto una luce diversa. La mia era una bellezza limpida, così veniva definita dai più, dai lineamenti fanciulleschi e i tratti da bambina.
Le mie labbra, rosse e piene, assomigliano a due petali di rosa ancora in boccio e le piccole fossette che mi spuntano sulle guance quando sorrido, mi fanno somigliare ad una bambola di cera.
Ho capelli mossi, con riflessi ramati, molto lunghi, che amo portare sciolti sulle spalle.
I miei zigomi alti mi imbarazzano parecchio quando sorrido, quindi evito. Ho il naso aquilino, con la punta leggermente all’insù, come quelli alla francese. Lunghe e folte ciglia nascondo profondi occhi azzurro cielo, che cambiano tonalità in base alla luce del sole. Il loro colore varia dal celeste al grigio ghiaccio.
Sono alta un metro e sessantacinque centimetri e abbastanza proporzionata. Le curve sono al punto giusto, con fianchi stretti e gambe lunghe.


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Interessi: Passo gran parte del tempo per conto mio, leggicchiando qualche libro e scrivendo storie fantastiche.
Mi piace mangiare cioccolato e nuotare, infatti adoro stare a mollo nel lago nero a giocare con le sirene e i tritoni.
Faccio spesso dispetti a Gazza, lanciando caccabombe insieme Pix, oppure imbrattando i muri delle varie aule con la scritta "GazzaPuzza".


Incantesimi Conosciuti: Quelli imparati a scuola e non.

Animali Posseduti: Una gattina tigrata di nome Laila.

Oggetti di Proprietà:
- Calderone in peltro misura standard 2
- Firebolt
- Cioccocalderoni & Topini ghiacciosi

Attrice usata Daveigh Chase (L)
L'amore della mia vita.

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favole ginevra potter
view post Posted on 13/4/2011, 18:42




SCHEDA APPROVATA

 
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Jamie;
view post Posted on 13/4/2011, 19:38




abbella!
 
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2 replies since 13/4/2011, 17:45   60 views
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