• Sectumsempra ~ Harry Potter Gdr }

Gwendolyn Charlotte Montrose

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view post Posted on 7/4/2011, 17:45
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PARABATAI


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. I am no one whitout you .
Può entrare signorina Montrose. Ah meno male, li sotto faceva un caldo! –esce da sotto la scrivania- Ma lei cosa ci fa qui? Le avevo espressamente chiesto di restare fuori! Lo so, non sono affari miei ma la noia era troppa. Cominciamo? Allora, visto che non mi piace prendere ordini comincio io a parlare di me. Mi chiamo Gwendolyn Charlotte Montrose. Mi piace il mio nome, è strano ed è poco diffuso. Adatto ad una come me insomma. Charlotte invece sembra il nome di una qualche vecchia e pomposa zia, non a caso l'ho preso dalla mia, di vecchia e pomposa zia! Mi chiamano tutti Charlie, poche volte Gwendolyn, e quando mamma si incazza dice il mio nome completo, con tanto di cognome. Sono nata il trenta febbraio. Ma signorina, non esiste! Oh questo lo dice lei! Vabbè, facciamo finta che per puro caso io sia nata il ventotto, le va bene ora? Non mi interessa, continuiamo.Come dicevo, sono nata in Irlanda, a questo devo il mio ridicolo accento. Ho sedici anni, tra un po’ ne farò diciassette ed ovviamente frequento il sesto anno. Mia madre a diciott'anni vorrebbe vedermi sposata e con almeno tre figli, è una un pò all'antica. Stavamo dicendo? Sfortunatamente sono una semplice strega mezzosangue, mi sarebbe davvero piaciuto essere un vampiro, o magari una Veela. Ovviamente sono a Grifondoro, la culla dei coraggiosi! Non poteva essere altrimenti, giusto? La mia materia preferita è decisamente Antiche Rune, ma anche Pozioni non è male, è quella in cui sono più ferrata. Ho fatto scoppiare il mio calderone solo una volta, distruggendo il muro a ovest, ma stranamente ancora nessuno vuole sedersi con me. Odio Cura delle Creature Magiche, più che altro perchè odio profondamente gli Asticelli. Per non parlare dei Vermicoli, mi fanno ribrezzo. La mia bacchetta è in legno di nocciolo, molto chiara, 13 pollici e abbastanza flessibile particolarmente adatta per le magie curative, all'interno è composta da corda di cuore di drago e ali di Doxie. Sull'impugnatura ha un motivo di foglie e viticci intrecciati. Mia madre vuole che, una volta finita la scuola, intraprenda la strada di Auror, ed io sono totalmente daccordo con lei. Ovviamente conosco tutti gli incantesimi fino al sesto anno, più qualche trucchetto semplice insegnato dalla zia. Oltre al grassissimo allocco di famiglia, usato soltanto per comunicazioni urgenti (la zia Glenda non si fida degli altri gufi) possiedo un meraviglioso esemplare di barbagianni nero, è una femmina di nome Giulietta, assolutamente adorabile. Tranne per il piccolo fatto che strapperebbe volentieri a tutti le dita a morsi. Di oggetti davvero importarti ho la collana a forma di gufo che mi ha regalato la mia migliore amica quando ancora frequentavo la scuola babbana, May Belle. E ovviamente il bracciale più antico e brutto dell'universo, in argento con pietre verdi, regalato dalla zia Glenda con l'acido augurio di finire in Serpeverde per essere stata così crudele. E poi c'è lei, la mia meravigliosa e strausata Nimbus 2000, vecchia come il cucco ma sempre resistente.Bene signorina, mi ha detto tutto, ora passiamo al resto. Mi dica, lei come si vede allo specchio? La prima cosa che vedo? Lentiggini. Una montagna di lentiggini, e devo ringraziare il cielo che ci siano i Babbani, altrimenti chi avrebbe inventato il fondotinta? A volte le amo, molto più spesso le odio, perchè mi coprono anche la fronte e le labbra, ma pazienza. Ho gli occhi grandi, di un bel verde foresta molto acceso, forse sono l'unica parte di me che apprezzo davvero. Mi dicono che sono un pò a palla, quasi da cartone animato giapponese, però non lo prendo come un insulto. Beh, a volte può capitare di vedere entrare in infermeria qualcuno con gli occhi trasfigurati come i manga, ma giuro che io non c'entro nulla. Ho i capelli più ridicoli del mondo, rosso fuoco, con tremila sfumature di rossi diversi, tanto che il parrucchiere personale della zia Glenda entra sempre in crisi quando li vede, e Madame Rossini, la sarta della zia Charlotte si lamenta sempre che sembro una zucca troppo matura, e che nessun colore mi starà mai veramente bene. Ho un fisico asciutto, forse troppo magrolino, e mi aggiro intorno al metro e sessantotto, non male eh? E poi..altre lentiggini. Ne ho le gambe ricoperte, odio mettermi in costume o in pantaloncini, persino in estate. Menomale che la divisa ha le calze, o mi sarei messa sotto la gonna pure i pantaloni. Una pecca peggiore delle altre? Sono una tavola da surf. Porto una misera prima, e ho i fianchi troppo stretti. Non ho segni particolari evidenti, apparte forse quella schifosissima cicatrice sul ginocchio che mi sono fatta cadendo da un albero l'estate scorsa. La zia Glenda non mi perdonerà mai per essermi tirata giù anche un ramo che si ostina a non voler ricrescere. Bene, grazie signorina. Può parlarmi del suo carattere? Non mi piace parlare del mio carattere. Preferisco che la gente mi scopra pian piano, e non che si fidi di quello che c'è scritto qui. Approposito, poi vorrei tanto sapere perchè zia Charlotte ti ha pagato per farmi questa cavolo di "intervista". Vado ad Hogwarts, non ad un reality show babbano. Comunque, mi dicono spesso che sono lunatica. Cambio totalmente carattere in una manciata di secondi, ed in quel momento assicurati di non essere vicino a me. Un momento sono capace di sorriderti angelicamente, il minuto successivo ti urlo addosso che sei uno stronzo insensibile. Le persone faticano a starmi dietro, sia come ragionamenti che in senso letterale, perché io non sto mai ferma. Sempre a passeggiare, e se non sono in giro sono a leggere in biblioteca, e non voglio essere distrurbata. Mi piace scherzare, fare danni e creare situazioni spiacevoli, perché tanto con l’intelligenza che ho riesco sempre a tirarmi fuori dai guai senza destare sospetti. Sono abbastanza cinica, ho un umorismo pungente, ed a volte sono fin troppo sarcastica. Sono molto brava a persuadere le persone, ma sono anche molto sincera e schietta. Mi dispiace far rimanere male le persone, ma non ci riesco a dire cazzate o altro. Riesco sempre a sollevare il morale ad un ragazzo, per quanto stronzo esso sia, ma per le ragazze mi trovo spesso in difficoltà. Ovviamente io sono superiore al resto, quindi non do tanta confidenza a nessuno, ma se mi sai prendere per il verso giusto ti do anche l’anima. A volte sono stronza, forse troppo, ma volendo so essere dolce come lo zucchero filato. Non sono incline al perdono. Ma io sono così, prendere o lasciare. Se non mi stai simpatico non ti prendo nemmeno in considerazione, se mi fai un torto assicurati di nasconderti bene, benissimo, perchè la mia vendettà è spesso terribile. Odio i carciofi, i presuntuosi, i ragazzi in generale, i prof dispotici e non poter fare casino in sala grande. Amo la cioccolata, sono seriamente dipendente da quella roba. Adoro i tatuaggi ed i piercing, ma in famiglia sono tutte contrarie, perchè secondo loro "rovinerebbero la tua bella pelle, tesoruccio.", mah. Insomma dai, io mi amo, e tutti mi amano! Immagino. Come ha detto scusi? Oh cara, a questo punto ci manca soltanto la sua biografia! Ci rivediamo tra un ora, ci sarà anche sua zia Charlotte. Arrivederci signorina Montrose. Arrivederci signora.



But this is where the story ends .

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Bene signorina Montrose, ora vuole raccontarmi la sua storia? Oh ma certo! Gradisce prima una tazza di the? Io adoro il the. Magari più tardi, ho un colloquio dopo e non vorrei fare tardi. Comunque, dicevo a Gwendolyn, non a lei signorina. Oh bene, come preferisce, ma non sa cosa si perde. Posso cominciare? Allora, come ho già detto sono nata in Irlanda, tra campi fioriti e tanti alberi, stile principessina super viziata. Non mi è mai piaciuta questa cosa, tantomeno il sedersi composta anche tra parenti. Diciamocelo, non sono il tipo adatto a rispettare l'etichetta. Pensi, io non dovevo essere nemmeno una strega. Le spiego meglio. Mia madre, una babbana sorella di due streghe, zia Glenda e zia Charlotte, non ha mai voluto dire chi fosse mio padre, per cui tuttora mi ritrovo con un genitore in meno. Le zie e la nonna -o meglio Lady Arisa, nonna la fa sentire vecchia- pensarono che doveva per forza trattarsi di un'altro babbano o peggio ancora di un magonò, se lei non voleva parlarne. Nel frattempo, anche zia Glenda rimase incinta, ed io e mia cugina Lucinda nascemmo nello stesso giorno, lei di mattina presto ed io verso il crepuscolo. La zia Glenda aveva sposato un mago purosangue che si dava un sacco di arie, e che ora sfortunatamente è morto, facendo diventare la zia ancora più acida del normale. Per cui, pensando che fosse Lucinda la nuova streghetta in famiglia, ed io la semplice babbana, fin da piccola le parlavano sempre di Hogwarts, e le dicevano che un giorno avrebbe fatto grandi cose. Quando sbagliavo mi paragonavano sempre a lei, dicendo che almeno una delle due si era salvata e la magia in famiglia non era stata perduta. Io non potevo far altro che guardare da lontano la mia perfetta cugina, e desiderare in segreto di essere come lei. Venne il giorno del compimento dei nostri otto anni, quando successe il disastro. Lucinda stava suonando il pianoforte nella sala della musica -a quel tempo ci eravamo già trasferite a Londra, in un gigantesco maniero vittoriano che scricchiolava paurosamente- ed io ero comodamente appollaiata sul davanzale mentre mi sorbivo le prediche della zia Glenda su come avrei fatto la fine di zia Charlotte, una vecchia zitella acida e per di più senza nessun potere. Fu un attimo, strinsi gli occhi e la lampada in stile barocco vicino al pianoforte esplose in mille pezzi, facendo spalancare di felicità gli occhi di zia Glenda e di stupore quelli di Lucinda. Non pensarono minimamente che fossi stata io, dopotutto era Lucinda la strega, non io. Ma la mamma cominciò a controllarmi più da vicino, anche se non ne capivo il motivo. Successe altre volte, ed il merito fu sempre dato a Lucy. Poi finalmente scoprirono la verità. Avevamo dieci anni, e la mia perfettissima cugina si stava vantando a gran voce di quanto fosse brava mentre zia Glena la fissava adorante. Io stavo cercando di studiare matematica, e tutto quel chiacchiericcio mi faceva venire i nervi. All'ultimo sbottai, e urlando un potente "Stai zitta!" fracassai tutte le finestre del primo piano, lasciando nella stanza un silenzio sconvolto. La prima a riprendersi fu la mamma, che nello stupore generale si decise ad ammettere che mio padre era un mago, purtroppo sposato, con il quale aveva avuto una scappatella. Le zia Charlotte disse che lei l'aveva sempre sospettato, mentre la zia Glenda e Lucy si incupirono per giorni, finchè Lady Arisa non le costrinse di forza a farsene una ragione. Vivevamo tutte nella stella casa, quindi fu facile accorgersi che al compimento dei nostri undici anni arrivò una sola lettera a casa. Ed era indirizzata a me. Come scoprimmo in seguito, Lucinda era una maganò. Dopo il fatto mi ripromisi di non essere mai più invidiosa di nessuno, perchè sapevo cosa significava sentirsi un' emarginata nella propria famiglia, e non volevo che Lucy si sentisse così. Ma lei non mi ha mai perdonato, come se fosse mia la colpa di tutto questo, e tutt'ora ci parliamo pochissimo. Oh, tesooooro! Hem, zia Charlotte, va tutto bene, tranquilla. Credo sia meglio andare, arrivederci signorine. Addio cara, è stata davvero utile! Arrivederci signora.







CODICE by neftalî-reyes STARRING:Cintia Dicker SCHEDA&GRAFICA by petrova¿

 
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Clarissa‚
view post Posted on 8/4/2011, 13:40




*-* Bella! Scheda approvata!!
 
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1 replies since 7/4/2011, 17:45   490 views
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