• Sectumsempra ~ Harry Potter Gdr }

She's a monster

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view post Posted on 26/8/2010, 20:43
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corvonero
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Anthea Kat ~ Slytherin
Più volte nella mia vita mi era stato puntato il dito contro e ero stata accusata di essere una specie di mostro, nemmeno ad Hogwarts o per il mondo della magia in generale, sembrava una cosa normale vedere anime vaganti,mi era venuto da sospettare che fosse davvero immaginazione e che forse il dottor Sokolov non si era del tutto sbagliato. Nah! Ogni volta che mi balenava questa bizzarra idea in testa mi dicevo che ero una stupida, scrollavo le spalle e ritornavo a chiacchierare con quelle anime dannate. Mi aggiravo per i corridoi di Hogwarts con la mia solita espressione apatica,in cerca di qualcuno da infastidire ma di quei tempi la scuola sembrava solo una catapecchia abbandonata,avvistai due ragazzine più piccole di me se non ricordo male appartenenti alla casata dei grifondoro che si addentravano un po’ timorose nel bagno di Mirtilla malcontenta,decisi di seguirle. Spalancai la porta scricchiolante e cigolante che sembrava minacciar di cedere da un momento all’altro,allungai la testa per scorgere le due ragazzine che se ne stavano nelle prossimità dei lavandini una poggiata ad uno di essi intenta a specchiarsi e mettersi il rossetto,l’altra le stava addosso e guardava con gli occhi sgranati il bagno sobbalzando ad ogni minimo rumore. Cosa è stato?! Chiese con la voce smorzata alla compagna che si preoccupava solo di truccarsi ma nulla è solo la porta! Le rispose seccata e l’altra si zittì per un po’ a quel punto intervenni io,con passo felpato mi addentrai nei meandri del bagno e all’improvviso feci un piccolo salto in avanti urlando un Buu! A quel punto sobbalzarono entrambe e alla tipa tutta dedita al trucco e parroco cadde il rossetto a terra,non si chinò a raccoglierlo perché la inchiodai con i miei occhi. L’altra ragazza più bassina,dai lunghi capelli neri si nascose dietro la finta spavalda: una ragazzina alta e magra dai capelli castano chiaro e dal taglio irregolare come quello della mia bambola! Dapprima divertita la mia espressione si tramutò presto e divenne seria e minacciosa sparite! intimai e loro non se lo fecero ripetere due volte,annuirono semplicemente e in un batter d’occhio si dissolsero e meno male che i grifondoro erano quelli “senza macchia e senza paura” mi dissi tra me accennando ad una risata divertita. Raccolsi il rossetto che le era caduto,lo girai un po’ tra le mani,mi piaceva quella tonalità di rosso: rosso sangue,mi guardai un po’ intorno,era un bagno un po’ macabro e vuoto che nascondeva tanti segreti,pensai che la gente si fa troppo condizionare dalle dicerie,era anche vero che c’era un fantasma ma insomma,c’è di peggio! Mirtilla!Mirtilla! gridai a gran voce ma nessuno rispose,ridacchiai se si fosse fatta viva se ne sarebbe sicuramente pentita. Mi avvicinai ad uno dei muri del bagno e con il rossetto iniziai a scrivervi sopra,probabilmente assunsi l’espressione seria ma illuminata tipica degli artisti ma la mia non era un’opera d’arte era solo un gesto dettato da mio istinto un po’ mattacchione. Prima che me ne accorgessi avevo ricoperto il muro di scritte che di primo imbatto non avevano un grande senso logico ma esprimevano molto per me e se vogliamo dirla tutta da un lato era come alcune opere d’arte: indecifrabile.
 
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‚pansy is ok?
view post Posted on 26/8/2010, 21:30




Julie Davidson *Corvonero
Era un dolore insopportabile. Partiva dal basso ventre fino a raggiungere il centro del mio cervello, facendo in modo di farmi pensare solo a quel dolore insopportabile, ma soprattutto a quel desiderio insopprimibile di svuotare al più presto la vescica. Corsi più velocemente possibile, facendo attenzione a non lascia cadere per terra la mia preziosa macchina fotografica Annie. Imbucai la porta del bagno di Mirtilla e, a male pena mi accorsi delle due ragazzine griffondoro truccarsi allo specchio quando m’infilai nel primo bagno libero. Feci un incantesimo per ripulire il bagno e poi ne faci un altro in modo tale di non poter sentire i discorsi assurdi delle due ragazzine e che loro non sentissero me. Soddisfatta, appoggia Annie sul pavimento e finalmente mi sedetti sulla tazza.
Ero ancora seduta quando notai un piccolo disegno su una parete del bagno. Era un cuore con dentro due iniziali, due “C” per la precisione e di fianco erano stati disegnati due piccoli omini, uno era alto e con i capelli corti, mentre l’altra era figura era più bassa con i capelli a caschetto. Sorrisi alzandomi e prendendo Annie in mano. Mi abbassai e cercando una posizione comoda, immortalai il cuore e i due omini sulla pellicola. Probabilmente l’amore di quelle due persone era finito, se non lo era già, ma sinceramente non me ne importava un fico secco.
Uscì dal bagno canticchiano, quando notai che le due ragazzine erano sparite, per lasciare il posto a una ragazza, che dandomi le spalle si stava compiacendo del capolavoro che aveva creato sul muro. Era bello. Un capolavoro . Era stato disegnato con estrema precisione e con un rossetto rosso sangue che teneva ancora in mano. Con un sorriso alzai la macchinetta e fotografai la scena. Guadai il risultato, era una delle migliori foto che avessi mai fatto.
Con un sorriso appoggia Annie sul bordo del lavandino per poi lavarmi le mani, senza rendermi conto che nel frattempo la ragazza si era girata. Non no chi fosse, ma era degna della mia stima. Aveva fatto un capolavoro e aveva disegnato sul muro cosa per la quale è possibile beccarsi un mese di punizione. Solo allora, mentre chiudevo il getto d’acqua, mi posso per la testa che forse non avrebbe gradito il fatto della fotografia. Ma sinceramente, a chi importava?

 
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view post Posted on 26/8/2010, 22:47
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Anthea Kat ~ Slytherin
Mi piaceva,ero entusiasta del mio lavoro mi allontanai arretrando di qualche passo,inclinai lievemente la testa da un lato e continuai a crogiolarmi del risultato. Ero talmente concentrata su ciò che avevo creato che mi accorsi solo dopo un po’ di un flash alle mie spalle,gettai istintivamente una mano sulla tasca posteriore dei miei pantaloncini per assicurarmi che avessi con me la bacchetta. Tirai un sospiro di sollievo quando sentii una lieve protuberanza e fui maggiormente rassicurata dalla punta della bacchetta che spingeva contro la mia schiena quando portavo indietro la gamba. Mi abbassai verso il muro e all’angolo destro firmai con un “Kat” la mia piccola opera che probabilmente solo pochi avrebbero visto ma poco importava non era nata per essere ammirata ma solo per liberare un po’ la mia testa di pensieri. Improvvisamente mi balenò in mente che alle mie spalle potesse esserci un mago deciso a farmi fuori quindi mi voltai prima che potessi iniziare a fare troppi viaggi mentali e debbo ammettere che quello che mi ritrovai davanti fu decisamente deludente: una ragazza con una macchina fotografica. Il mio cervello ci mise poco a collegare il tutto,non mi chiesi perché l’avesse fatto probabilmente il motivo era lo stesso che mi aveva spinto a disegnare sul muro con un rossetto non mio: l’istinto. Mi diede le spalle per sciacquarsi le mani e vidi la sua macchina fotografica poggiata su di un lavandino poco distante e pensai tra me che l’equilibrio di quello oggetto fosse poco stabile o che lo sarebbe diventato al più presto,bastava solo una piccola spinta e sarebbe caduta a terra frantumandosi. Il solo pensiero di come avrebbe potuto reagire lei mi fece spuntare un sorrisino cinico,lei non lo sapeva ma sarebbe diventata da lì a poco una delle mie vittime. Era una ragazza alto più o meno quanto me,dai lunghi capelli castani scuro quasi neri,essendo girata di spalle non potevo guardarla bene in faccia ma le piantai comunque gli occhi addosso giusto per farla sentire osservata,negativamente osservata. Bella macchina dissi riferendomi a quell’aggeggio con cui aveva scattato la foto che mi immortalava mentre compivo un cosiddetto atto di vandalismo,a me poco importava se avesse intenzione di fare la spia,di certo non le avrei dato la possibilità di farlo. Sarebbe un peccato se si rompesse continuai con un tono di voce che nascondeva un fine e perfido sarcasmo,una piccola allusione ad una fine premeditata che l’attendeva.
 
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‚pansy is ok?
view post Posted on 26/8/2010, 23:36




Julie Davidson *Corvonero
Già, un vero peccato! Dissi ad alta voce asciandomi le mani su un asciugamano lì vicino. Mi girai per poter guardare in volto la ragazza. Era alta più o meno come me e, devo ammettere che era anche piuttosto carina. Aveva un viso molto grazioso, circondato da lunghi capelli color del grano. Però furono gli occhi a colpirmi. Erano belli, ma molto inquietanti. Mettevano timore e istintivamente abbassai lo sguardo. Lo rialzai poco dopo, convinta che al massimo avrei potuto scrivere una canzone più tardi su i suoi stani occhi. Dio, quanto mi sarebbe piaciuto fotografarli. Comunque non era il momento di pensare a questo. Quella tizia, aveva appena osato minacciare la mia Annie.
Come sarebbe un vero peccato se il tuo bel faccino finisse in un water! Le dissi sorridendole spostandomi una ciocca blu del ciuffo dietro l’orecchio. Mi appoggia al lavandino incrociando le braccia al petto. Non avrei ripreso subito Annie. Non le avrei dato la soddisfazione di farle vedere la mia paura. Strinsi con forza i pugni senza farmi vedere. Se avesse solo osato avvicinare una mano verso la mia macchinetta, l’avrei schiantata in un secondo. Annie era la mia macchinetta, era la macchinetta che mi regalò mio papà al mio nono compleanno e lei non l’avrebbe toccata. Non avrebbe toccato la mia bambina! Ok, forse era un po’ esagerato chiamarla la mia bambina, ma era mia e lei non doveva toccarla.
Avrei dovuto detestare quella ragazza ma non ci riuscivo. Aveva qualcosa di troppo strano per farmela odiare. Forse era un’artista. Comunque almeno avevo la soddisfazione che non se la prendesse con me per essere la faglia di Steve Davidson. Fin da ragazzina, ricordo con precisione gli insulti che mi rivolgevano alcuni anti-Steve, senza neanche conoscermi realmente. Bè, almeno lei mi prese di mira senza un motivo particolare. Anche se ora che ci penso non so se è una cosa più negativa che positiva.
An, comunque tesoro, gran bel lavoro! Le dissi indicandole il suo capolavoro alzando il mento. Non riuscì a impedirmi di dirlo. Sapevo riconoscere un buon lavoro e il suo era più che ottimo, era costretta a dirglielo.



Edited by ‚pansy is ok? - 27/8/2010, 12:36
 
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view post Posted on 27/8/2010, 14:39
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Anthea Kat ~ Slytherin
Attesi in silenzio che si voltasse e quando finalmente potei guadarla in faccia non le schiodai gli occhi di dosso un solo istante,piantai i miei azzurri nei suoi castani e nessuna delle due sembrava decisa a mollare la presa,ma conoscevo benissimo l’effetto dei miei occhi e prima di quanto pensassi il ghiaccio dei miei occhi le si catapultò addosso e non resse. Abbassò lo sguardo per poi alzarlo di nuovo giusto per liberarsi di quella sensazione di gelo che probabilmente le avevo istaurato fissandola. Sorrisi compiaciuta: era l’effetto che facevo a tutti ed era una cosa che adoravo. Aveva uno strano ciuffo blu che le ricadeva sulla fronte dapprima pensai fossero capelli tinti e il mio sorrisino si trasformò in un ghigno che fanatica! Pensai credendo che l’avesse fatto in onore della sua presumibile casata ma mi ricredetti quando mi accorsi che quei riflessi blu sembravano decisamente naturali,scrollai le spalle e ritornai seria. Mi piacque molto la sua risposta e il suo tentare di sembrare una dura,sarebbe stato più divertente vedere i suoi inutili tentativi di tenermi testa e poi vederla miseramente crollare,come avrebbe fatto chiunque d’altro canto. Apprezzai lo sforzo però,a differenza di altri che mollavano subito e risultavano essere solo una perdita di tempo ed io non ne guadagnavo nemmeno un po’ di divertimento,lei non era scappata a gambe levate. La vidi poggiarsi al lavandino e incrociare le braccia al petto ma glielo si leggeva negli occhi che voleva gettarsi a capofitto sulla macchina fotografica per impedire che potesse accaderle qualcosa,accorciai la distanza fra me e lei finché a separarci non furono che un paio di passi oh credimi ha molte più probabilità di finirci la tua “casualmente” che la mia di proposito le dissi seria e aggiunsi un sorrisino sarcastico di quelli che ti ispirano violenza e io volevo decisamente istigarla per vedere a fino a che punto avrebbe retto. La vidi indicare la mia opera ed accennare ad un complimento e non riuscivo a capire se fosse ironico o sincero,nel dubbio abbozzai ad un grazie detto tra i denti. Mi allontanai da lei e mi misi a gironzolare per il bagno con i pugni chiusi poggiati sui fianchi le braccia piegate a manico di teiera e sospirando di tanto in tanto ogni volta che constatavo che il quel bagno non avrei trovato nient’altro di interessante che ti aspettavi? Mi chiesi e in verità qualcosa mi aspettavo,magari qualche buco nei muri dove qualche studenti aveva nascosto qualcosa di illegale o roba simile,insomma a vedermi da fuori sembrava che stessi ispezionando quel maledetto bagno. Mi rassegnai alla banalità di quel posto di cui tanto di parlava e che non aveva nulla di interessante se non la mia presenza là dentro in quel momento.
Allora dissi all’improvviso spezzando il silenzio che era calato in quel bagno,mi sedetti a terra poggiando la schiena vicino al muro su cui avevo disegnato con il rossetto e pensai che se fosse stato sangue vero sarebbe stato meglio,artisticamente parlando l’effetto sarebbe stato diverso e molto più inquietante. Dimmi un po’ continuai e feci una breve pausa come se stessi riflettendo,inclinai la testa da un lato come se la stessi squadrando sei una cornacchia vero?! Sbottai divertita e ripensai solo dopo a quel “cornacchia” che mi era uscito dalla bocca puramente per essere un’istigazione. Speravo che così facendo quel sorrisino da ebete che aveva stampato in faccia scomparisse definitivamente!
 
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‚pansy is ok?
view post Posted on 27/8/2010, 23:46




Julie Davidson *Corvonero
Alzai un sopracciglio e il mio volto assunse un’espressione tra il dubbioso e l’incredulo. Guardai i suoi terrorizzanti occhi azzurri che avevo di fronte. La ragazza era seria. Era convinta di quello che diceva. Cioè, davvero quella ragazzina credeva di potermi battere? Povera illusa, il suo faccino sarebbe finito nel primo water che avrei trovato, non di certo il mio. Era a meno di due passi da me, era molto vicina, ma non troppo per poterla toccare. Peccato. Avrei proprio voluto vederla sputare l’acqua del gabinetto, sarebbe stata anche una bella foto da scattare.
Tesoro, era un complimento. Non sono mica l’orco cattivo sai? Le dissi facendole un sorriso beffardo, per poi distendere le labbra in un vero e autentico sorriso. Non capivo perché ormai la gente era convinta che ogni frase pronunciata da un estraneo avesse un senso più profondo, più oscuro, più maligno. Davvero non capivo. Non capivo il perché del suo grazie sussurrato fra i denti. Bah. La gente si faceva davvero troppi problemi.
La guardai fare avanti e indietro per tutto il bagno. Si guardava in torno incuriosita, sembrava alla ricerca di qualcosa che neppure lei sapeva. Aveva le mani sui fianchi, ma poi sedersi appoggiando la schiena al muro.
Ma che acuta osservazione le dissi sarcastica quando mi chiese se ero una “cornacchia”. Mossi alcuni passi e mi ripresi la mia amata Annie. Le feci una piccola carezza affettuosa per poi continuare il mio cammino e appoggiarmi al muro di fronte alla ragazza. Se non fossi così acida e scorbutica, ti avrei scambiato per una mia compagna di casata, sai serpe? Le dissi sorridendo per poi fare un piccolo ghigno soddisfatto. Certo, in quel momento anch’io sembravo molto un’acida zitella di quarant’anni con dodici gatti, ma inutile dirlo, questo era solo un piccolo dettaglio.
La guardai dritta negli occhi, per poi sedermi a gambe incrociate sul pavimento, assicurandomi che non si vedesse nulla di quello che portavo sotto la gonna. Appoggiai Annie alla mia sinistra per poi incrociare le braccia sotto il petto.
Tanto per curiosità, crei spesso questi capolavori? Le chiesi distogliendo un secondo lo sguardo da lei per fissare il muro pieno di linee rosso sangue. Se fosse stato sangue vero, sarebbe stato perfetto. Macabro ma perfetto. Riportai lo sguardo su di lei inclinando leggermente a sinistra la testa, sorridendole come se fossimo amiche da sempre.

 
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Clarissa‚
view post Posted on 26/4/2011, 16:07




DISCUSSIONE CHIUSA

 
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