Il Gran Galà dell'Eleganza, * Party For Holly's Birthday *

Stranamente mentre percorrevamo al ritroso le scale, e il corridoio che dalla Sala d'Ingresso conduceva al dormitorio di Serpeverde, sia la mia mente , che quella di Damien erano impegnate in strani pensieri.
Eravamo così occupati che nessuno faceva domande all'altro.
Eravamo così stanchi da non riuscir a proferir parola ?
Forse si.. ma il motivo era un altro ovviamente.
I nostri pensieri scomparvero solo quando ci avvicinammo all'arazzo della sala comune.
Dal suo interno percepimmo urla e maledizioni.

Ma che diamine succede??
Dam..cos'è tutto questo baccano ??

Chiesi al mio amico, che naturalmente non ne aveva idea.

Lurida Feccia

Mormorai e l'arazzo si aprì di scatto.
Chi diavolo aveva potuto mettere quella parola d'ordine?
Semplice. L'avevamo suggerita io e Morten.
Bella ed efficace e stranamente tutti ne erano rimasti colpiti e felici.
Dinanzi ai miei occhi si parò una scena molto strana.
Ragazzi che urlavano , altri che si rincorrevano, altri ancora che fissavano un punto della stanza spiazzati.

Scusateee..
Ma cosa sta succedendo qua dentro ?

Urlai e molto si voltarono verso di noi.
La Lestrange e Greyback completamenti bagnati e sporchi da capo a piede, ma sempre con un espressione austera e tenace.
Un ragazzino del primo anno corse verso di me e mi indicò la Bacheca.
Fissai sott'occhio Dam e ci incamminammo da quella parte.
Bastò un solo sguardo e le mie urla si sentirono fino alla Torre di Grifondoro.
Inutile dire che il ritratto del caro vecchio Salazar sghignazzava come un matto.
Non potevo crederci.
Ero distrutta, stanca, avevo bisogno solo di un letto caldo e magari mettere i piedi a mollo.
Un ballo elegante con tanto di tacchi e aspetto magnifico.
Per di più era obbligatorio.
Sbraitai come una pazza e alcuni studenti si allontanarono pian piano.
Feci dietro front e salii di corsa le scale del Dormitorio Femminile.

..............

Dopo un 'ora ero pronta.
In che condizioni erano i miei bei piedini ?
Pessimi..davvero pessimi.
Questa era la volta giusta.
La mia mente vorticava, tormentata da mille supposizioni.
La prossima volta, la missione notturna si sarebbe tenuta ad Hogwarts.
Ero sicura che Morten non avrebbe obiettato.
Nemmeno per un attimo.
Discesi nella Sala Comune attirando molti sguardi.
Naturale..ero maginifica, incantevole, bellissima.
Un ballo in rosa?
Bè, io odiavo il rosa e per dimostrarlo mi ero vestita in rosso, un colore che non si intonava per niente con il tema della festa.
Al solito posto ad attendermi c'era Juliet.
Le afferrai il braccio e ci incamminammo verso la Sala Grande.
Come al solito Clair ci avrebbe messo un'eternità per prepararsi e ci aveva consigliato di avviarci.

Sai..
credo che ben presto qualcuno la pagherà.
Mi sono stufata di queste feste ridicole.
Per di più ci mettono anche in punizione.
Ma che razza di rincitrulliti !!

Mormorai , entrando in Sala Grande.
Lasciai il braccio di Juliet e mi guardai attorno.
I miei occhi si spalancarono di scatto.

Oddio..non ci credo !!
Ma cos'è il mondo di Barbie ?

Vi starete chiedendo come faccio a conoscere Barbie?
Una volta da piccola, le strappai a morsi la testa.
Apparteneva ad una bambina babbana di Little Hangleton,
che scappo in lacrime dalla madre.

Si prospettava un'altra notte con poco sonno. Era l'ennesimo colpo di scena di quest'inizio d'anno scolastico di Hogwarts.
Ma andiamo con ordine.
Dopo la notte insonne passata a pensare al perchè mi ero ficcato in quella stramaledettissima situazione, (della quale poi non ne ero ancora riuscito a venirne a capo), al mattino mi ero pure dovuto ascoltare i vari mugugni di Dam, che si lamentava a proposito di un "vestito elegante".

Era un controsenso...immaginarsi lui vestito in una maniera diversa dal solito. Anche se non avevo ben capito il perchè di questa lamentela, finchè non mi gettò addosso quella specie di fazzolettino rosa.

Un'altra festa?
Ma perchè per tutte le feste era OBBLIGATORIA la presenza? Pena una punizione salata? E in più, come se non bastasse quella notizia a rovinarmi la giornata (non ci voleva molto), leggendo la scaletta ebbi un tuffo al cuore...
Era prevista un'esibizione del Coro.

C***o. Era troppo presto. Non sapevo se ero pronto ad affrontarla di nuovo. Da solo. Dopo tutto, il suo silenzio dell'altra notte era stato peggio di cento coltellate. Speravo che almeno lei avesse iniziato a voltare pagina.
Io, incredibilmente, per la prima volta nella mia vita, non c'ero ancora riuscito.

Abbandonati questi cupi pensieri (da depresso quasi...), mi preparai con cura come al solito. Morten Lestrange, non era mai dis-elegante. Anzi, sovente avveniva il contrario. Troppo elegante per il conteso circostante.



In ritardo, ma tanto nulla aveva più importanza...
se non la Missione che lo attendeva. Avrebbe lasciato in fretta la festa. Ci andava giusto per il tempo di una comparsata, prima di incamminarsi alla volta della sua prossima destinazione.
Cardiff.
Si andava in Galles.

Al suo ingresso in Sala Grande, si avvide che quasi tutti eran accomodati ai loro posti. Vidi che accanto ad una ragazza avvolta in un favoloso mini-abito viola c'era un posto libero nella tavolata della mia Casata.

Ciao Bellissima...

Dissi sovrappensiero...prima di accorgermi di aver fatto un madornale errrore. Era LEI.